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Tra musica e prosa uno spettacolo ricorda lo sterminio

Il violino di Eva Maria Levy
Il violino di Eva Maria Levy
Il violino di Eva Maria Levy
Il violino di Eva Maria Levy

In occasione della “Giornata della Memoria” l’assessorato alla cultura del Comune di Zugliano propone oggi, alle 20, nella Sala convegni delle Distillerie Zanin lo spettacolo “Der Musik Macht Frei. Dal lager musica per vivere” che vedrà anche la partecipazione degli alunni della 3ª E delle medie Galilei. «Una serata dedicata al ricordo di un triste capitolo della storia dell’umanità – spiega il sindaco Sandro Maculan -. Un abbraccio tra musica e prosa che vuole raccontare il messaggio di speranza contenuto nella musica che ha continuato ad animare lo spirito dei deportati, come nel caso della giovane musicista ebrea Eva Maria Levy». Il 12 novembre 1943 la 21enne violinista Eva venne arrestata, insieme ai suoi familiari vicino a Varese e deportata dai nazi-fascisti a Birkenau, uno dei campi principali di Auschwitz. Eva e suo fratello Enzo superarono le selezioni, ma il loro destino era segnato. Prima di uccidersi gettandosi sul filo spinato, nel giugno del 1944, Eva Maria affidò al suo violino l’ultimo messaggio per il fratello: scrisse su un pezzo di carta i numeri da prigioniero di Enzo, alcune note musicali, il disegno di un filo spinato e la frase Der Musik Macht Frei (la musica rende liberi). E lo incollò alla parete interna del suo strumento. Arrivato il giorno della liberazione, il 27 gennaio 1945, Enzo Levy era uno dei pochi sopravvissuti. Il ragazzo tornò a Torino portando con sé il violino di Eva, che finì anni dopo in un negozio di antiquariato. L'ingresso alla serata è libero. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

S.D.M.

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