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Marano

“Scampagnada”
In 3.000 sfidano
il maltempo

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In tremila al via della 46ª Scampagnada. FOTOSERVIZIO STELLA-CISCATO
In tremila al via della 46ª Scampagnada. FOTOSERVIZIO STELLA-CISCATO
In tremila alla 46ª Scampagnada FOTO STELLA

MARANO. Il tempo grigio e minaccioso non ha fermato i circa tremila podisti che ieri mattina si sono presentati puntuali agli impianti sportivi di Marano per prendere parte alla tradizionale “Scampagnada maranese”. La manifestazione, Alla 46ª edizione, è una delle marce più antiche della provincia e dal 1972 non è mai stata cancellata, nemmeno quando, nel febbraio 2013, una forte nevicata ha costretto gli organizzatori a imbracciare i badili per ripulire i percorsi. «Impossibile far saltare la marcia, il calendario della Fiasp è troppo fitto per riuscire a riprogrammarla e poi gli affezionati della “Scampagnada” non si lasciano certo intimidire da un po’ di pioggia», ha spiegato Sergio Tessarolo, da 35 anni alla guida del “Gruppo podisti maranesi” che organizza l’evento in collaborazione con il Comune. E in effetti, in tremila ieri si sono armati di ombrelli e k-way per affrontare uno dei tre percorsi da 5, 10 e 18 km alla scoperta delle strade che si snodano tra storiche fattorie, dove si produce il granoturco “Maranelo”, e gli argini del Timonchio fino a Molina di Malo. In particolare, i marciatori più anziani e le famiglie hanno scelto il tracciato più corto che attraversa il centro storico e si spinge fino a via Santa Barbara prima di ritornare alla partenza, mentre i più allenati e gli sportivi si sono misurati con la distanza dei 18 km che ha permesso loro di toccare le vecchie contrade di Marano, su tutte San Piero con la sua aia e la sua chiesetta. Tra i gruppi, che rappresentano oltre la metà dei partecipanti, il più numeroso è stato il Marathon club di Vicenza con 170 persone, seguito dal Laverda Breganze con 112, da La Noce di Villaverla con 80 camminatori e dagli Amici Podisti di Malo presenti in 75. A presidiare i tre tracciati e gli incroci, un centinaio di volontari appartenenti al gruppo podisti e ad altre associazioni locali. «L’altra affluenza - ha concluso Tessarolo - ci ha ripagato del grande lavoro di organizzazione che questa marcia richiede ai 60 soci del gruppo, impegnati al massimo per garantire la buona riuscita dell'evento». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Alessandra Dall’Igna

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