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L'inaugurazione

Pedemontana apre
con Salvini e Zaia
«L'Italia del fare»

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Il taglio del nastro della Pedemontana. STUDIOSTELLA/CISCATO
Il taglio del nastro della Pedemontana. STUDIOSTELLA/CISCATO
Il taglio del nastro della Pedemontana. STUDIOSTELLA/CISCATO
Il taglio del nastro della Pedemontana. STUDIOSTELLA/CISCATO

THIENE/BREGANZE. È aperta al traffico da stamani - con la cerimonia cui ha preso parte il vicepremier Matteo Salvini - la prima tratta della Superstrada a pedaggio Pedemontana Veneta (SPV), sette chilometri tra l’autostrada A31 Valdastico e Breganze, su un totale di 94,5 complessivi. Si tratta di una messa in esercizio anticipata, non prevista contrattualmente, per mettere quanto prima a frutto le risorse pubbliche investite, e fortemente richiesta dalle categorie economiche della zona.

 

Pedemontana, l'inaugurazione

«Questo è il miglior messaggio ai mercati internazionali, alle Borse, ai signori dello spread, agli investitori: questa è l’Italia, l’Italia del sì su cui investire, l’Italia del fare, del coraggio» ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini. «Troppi dubbi, troppi forse, troppi vediamo, troppi valutiamo. Intanto - ha aggiunto - gli altri corrono, accelerano, noi cresciamo dello 0,1%. Oggi questa opera ci dice che l’Italia non merita una crescita dello zero virgola, se abbiamo coraggio noi torniamo a essere la prima potenza economica dell’Ue». 

«Non siamo la Banda bassotti scappata coi soldi, non siamo i criminali che nascondono i rifiuti nei cantieri», ha affermato il presidente del Veneto, Luca Zaia. «Avevamo ereditato un’opera che non aveva futuro e l’abbiamo trasformata in realtà - ha aggiunto -. Non siamo ammalati di feticismo infrastrutturale, non abbiamo l’ossessione di buttare calcestruzzo ovunque, ma abbiamo il dovere di portare a compimento un’opera strategica nazionale, di concludere quello che oggi è il più grande cantiere aperto in Italia e che stiamo gestendo come se fosse un’opera pubblica normale, ordinaria, cercando di dare una veste di totale legalità a quest’impresa».

 

La giornata è stata caratterizzata anche dalla protesta di un gruppo di manifestanti che ha esposto uno striscione "25 anni di cemento e veleno" cercando di avvicinarsi all'area dell'inaugurazione attraverso un campo. Non sono mancati momenti di tensione: sono stati lanciati razzi e mortaretti, con le forze dell'ordine che hanno tenuto i manifestanti a distanza con il lancio di lacrimogeni.

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Questo primo segmento permette di accedere all'area del Bassanese dall’autostrada A31 senza attraversare il centro di Dueville, liberando l’area dal traffico e risparmiando così da 20 a 30 minuti di percorrenza su strade locali, riducendo sensibilmente l’immissione di gas di scarico nell’atmosfera.

 

Il nuovo tratto di Pedemontana (STELLA)

Un accordo aggiuntivo con il concedente prevede l’apertura attraverso un «canone di disponibilità» pari all’incasso da pedaggi, in modo che la Regione non abbia costi. La piattaforma stradale è costituita da due corsie di 3,75 metri e una di emergenza per senso di marcia, suddivise da uno spartitraffico centrale di 3 metri, in trincea profonda. Comprende un sottopasso alla linea ferroviaria Vicenza-Schio, la galleria artificiale Igna (99,6 metri), alcuni tratti in trincea coperta e una galleria artificiale "Cà Fusa-Vegra/Madonnetta" di 630 metri. Con un’altra galleria di 158 metri si sottopassa la SP "Gasparona", risalendo per superare il torrente Astico con un viadotto di 180 metri per raggiungere lo svincolo di Breganze ovest, dove ci si immette provvisoriamente sulla Gasparona. Il tratto, percorribile in un tempo tra i 5 e i 7 minuti, è stato realizzato con una spesa di circa 120 milioni di euro. Il completamento dell’intera Superstrada, che collegherà Montecchio Maggiore a Spresiano (Treviso), passando per il distretto industriale di Thiene-Schio, Bassano del Grappa e Treviso nord, interconnettendosi a tre autostrade (A4, A31 e A27) è previsto per la fine del 2020. L’arteria svilupperà per 94 chilometri di viabilità principale e 68 di viabilità secondaria, attraverso 114 Comuni, 22 nella Provincia di Vicenza e 14 nella Provincia di Treviso.

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