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Il progetto

Futuri top gun, il sogno parte da Thiene

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Futuri top gun, il sogno parte da Thiene (STUDIOSTELLA)

Un centinaio di studenti spiccheranno il volo sulla città insieme all’Aeronautica Militare per celebrare l’anniversario della trasvolata Roma-Tokyo compiuta da Arturo Ferrarin nel 1920. A un secolo dall’impresa che ha consegnato l’aviatore thienese alla Storia, il Comune ha deciso di avviare i festeggiamenti per il centenario coinvolgendo le nuove generazioni, riproponendo loro l’impresa e il sogno di Ferrarin attraverso un corso di cultura aeronautica.

 

GIOVANI AVIATORI. Dal 14 al 24 ottobre, 250 studenti tra i 16 e i 20 anni degli Istituti superiori di Thiene prenderanno parte a due settimane di attività teorica e pratica organizzate dall’Aeronautica Militare; cento di loro avranno poi il privilegio di salire a bordo dei velivoli Siai U-208 del 60° Stormo e volare in formazione sopra la città. Il corso, voluto dall’associazione Roma Tokyo Hangar Museum RTHM con il sostegno del Comune e della società Aeroporto di Thiene srl, vuole offrire ai giovani un breve ma entusiasmante avvicinamento teorico e pratico alla disciplina del volo, intesa come passione, ma anche come sbocco professionale. «Siamo partiti a settembre – ha ricordato Giampi Michelusi, assessore referente per il centenario – con i Campionati Nazionali di Paracadutismo. Con questo corso, entriamo nel vivo delle iniziative legate al centenario della Trasvolata Roma-Tokyo. Il corso ben rappresenta il sodalizio avviato tra l’Aeronautica Militare, la città, l’Aeroporto di Thiene e i discendenti di Ferrarin, che in questa particolare occasione vedrà i velivoli del 60° Stormo vestire una speciale livrea commemorativa. L’auspicio è che questa sinergia con l’Aeronautica Militare possa concretizzarsi in una presenza di spicco della Forza Armata in occasione della manifestazione aerea “Flighthiene 2020” in calendario a fine settembre del prossimo anno, nel nostro aeroporto. Tra questi due eventi legati al volo, il programma del centenario offrirà un fitto calendario di iniziative». «Se pensiamo al tipo di strumentazione che avevano a disposizione Arturo Ferrarin e Guido Masiero nel 1920 - ha sottolineato il maggiore Massimiliano Di Trani del 60° Stormo - ovvero solo una cartina forse nemmeno troppo aggiornata, possiamo renderci conto di che impresa eccezionale abbiano compiuto. Ci sentiamo eredi di quella generazione di grandi aviatori che hanno dimostrato passione e voglia di eccellere».

 

UN’IMPRESA EPICA. Nel 1920 la storia del volo si arricchiva di una pagina epica scritta da un aviatore thienese, Arturo Ferrarin, e dal suo fedele motorista, Gino Capannini: a bordo di velivoli S.V.A. 9 della Regia Aeronautica, aerei in legno e tela privi di cabina chiusa, Ferrarin, assieme al ten. Guido Masiero, decollando dall’aeroporto di Centocelle, raggiungeva Tokyo con un viaggio fortunoso di 18 mila km percorsi in oltre tre mesi. Il raid aereo Roma-Tokyo fu, per quei tempi, un’impresa eccezionale e costituì il notevole contributo dato da un pilota italiano della prima guerra mondiale al progresso del volo mondiale. Oltre all’affermazione di piloti d’eccezione, come Ferrarin e Masiero, l’impresa rappresentò l’affermazione dell’industria aeronautica italiana, essendo il velivolo SVA ed il motore SPA di ideazione italiana». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Alessandra Dall’Igna

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