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Schio

Vaccino alla figlia, genitori in guerra legale

«Voglio che mia figlia sia vaccinata prima della ripresa dell’anno scolastico a settembre. Io l’ho fatto prima possibile e voglio che anche lei sia a posto quando si ritroverà in aula con compagni e professori». La mamma è sicura, il papà decisamente contrario. E così la tredicenne che frequenta una scuola secondaria della zona di Schio, finisce in mezzo alla disputa, che rischia di finire in un’aula del tribunale non essendoci all’orizzonte diverse alternative.

Perché la donna si è rivolta ad un avvocato, la scledense Deborah Squarzon, per farsi tutelare in quello che lei crede sia un’aspettativa legittima, ovvero quello di vedere la ragazzina vaccinata sui banchi di scuola. Peccato che il consorte non sia affatto d’accordo. 

La vicenda va inquadrata in un contesto familiare particolare: la coppia di fatto vive separata ma non lo è sotto l’aspetto legale. E questo influirà non poco sulle scelte future, compresa quella che riguarda la vaccinazione della minore.
«Allo stato attuale mi dovrò rivolgere con un ricorso al tribunale dei minori di Venezia - spiega l’avvocato Squarzon -. La situazione sarebbe diversa se ci fosse una separazione legale in corso. Allora tutto passerebbe nelle mani del giudice che segue la pratica e che deciderebbe in merito. Ora come ora non vedo soluzioni diverse».

La cliente vorrebbe accelerare i tempi perché si rende conto che c’è sì un mese e mezzo prima della ripresa delle lezioni ma in mezzo c’è il mese di agosto, quando i tribunali sono chiusi. «Chiederò l’anticipo dell’udienza per consentire al giudice di esprimersi prima di metà settembre ma non sarà così semplice».

Il caso in questione è emblematico di una più generale conflittualità fra coppie, accentuata dalla pandemia e dalle sue conseguenze. «Vedo il matrimonio in crisi come istituzione - spiega Squarzon. - Se alle questioni economiche e all’affido dei figli, che sono i principali motivi di scontro fra le coppie, ci aggiungiamo il Covid che ha costretto molti a restare chiusi in casa e ora la vaccinazione, argomento che sta tenendo banco in Italia come altrove, si comprende come i rapporti coniugali siano sempre più a rischio». 
Nel caso di cui scriviamo, pare che la conflittualità, almeno sul tema di Pfizer, Astrazeneca e, se parliamo di giovani, Moderna, non sia facilmente risolvibile con un accordo extragiudiziale. Anche perché il vaccino o si fa o non si fa, vie di mezzo non ci sono. E i due adulti interessati pare proprio siano convinti sostenitori delle opposte fazioni.

Mauro Sartori

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