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Valli del Pasubio

Femmina di capriolo incinta uccisa dai cani: sanzionati i proprietari

Una femmina di capriolo, incinta, muore tra le braccia degli uomini della polizia provinciale dopo essere stata sbranata dai cani. Un drammatico epilogo per l’intervento, avvenuto nei giorni scorsi, a Valli del Pasubio. Alcuni residenti hanno lanciato l’allarme alle autorità alla vista di una coppia di cani di media taglia, meticci, che rincorrevano senza sosta una femmina di capriolo, visibilmente incinta. I cani, scappati da una famiglia valligiana, hanno azzannato più volte la giovane esemplare rendendola in fin di vita con svariati morsi su entrambe le parti del collo.

L’intervento La polizia provinciale, arrivata sul posto, ha tentato il tutto per tutto. «Siamo arrivati e la capriola me la sono vista ravvoltolare per venti metri giù da una scarpata fino ad arrivare ai nostri piedi - raccontano le guardie provinciali - Era moribonda. Le ho chiuso gli occhi perché era stremata e da lì a poco mi è morta tra le braccia». Il grembo era grande e avrebbe dovuto partorire nell’arco di un paio di giorni. «Abbiamo tentato il cesareo immediatamente per tentare di salvare i piccoli, ma purtroppo quando li abbiamo estratti erano già morti. Abbiamo eseguito le pratiche di rianimazione, ma per quei poveri caprioli non c’è stato nulla da fare. Vederli morire tra le braccia è stato straziante». La femmina aveva nel pancione ben tre cuccioli, un evento abbastanza insolito, dicono gli esperti, perché i caprioli partoriscono generalmente uno o due piccoli. Parti trigemellari sono abbastanza rari. La corsa frenetica per scappare dai cani, con tutta probabilità, ha così stressato l’animale che i cuccioli può averli persi direttamente in pancia.

I proprietari dei cani  La famiglia proprietaria dei cani, che erano dotati di regolare microchip, non poteva credere al fatto che i propri animali avessero potuto compiere un assalto del genere, ma un video, mostrato loro, li ha dovuti far ricredere. La sanzione applicata ai proprietari in questi casi è per disturbo della fauna selvatica e incauta custodia dell’animale, ma intanto un capriolo adulto e tre cuccioli non ci sono più.

L’appello La legge italiana non chiarisce in modo inequivocabile se e quando si deve tenere il cane al guinzaglio, se deve o non deve indossare la museruola, se e dove è possibile lasciarlo libero e quali sono i comportamenti che si possono e si devono adottare quando si porta il proprio amico a 4 zampe sui sentieri e nei boschi. Ogni Comune è libero di emettere ordinanze e regolamenti sulla presenza dei cani in città, nei parchi pubblici e anche in montagna. L’appello dalla polizia provinciale è in ogni caso chiaro. «Il messaggio che vogliamo lanciare è che i cani, soprattutto in questo periodo dove ci sono gli animali che stanno partorendo o che hanno i cuccioli - concludono gli agenti della polizia provinciale - devono essere tenuti al guinzaglio o chiusi nei giardini. Serve massima attenzione perché i cani hanno un olfatto molto accentuato e rischiano, soprattutto se in branco, di fare disastri». 

Rubina Tognazzi

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