La guardia di Finanza di Vicenza ha scoperto una frode fiscale da 5 milioni di euro riconducibile ad otto società ed ha per questo eseguito il sequestro preventivo per 656.000 nei confronti di otto persone riconducibili a un nucleo familiare di origini cinesi.
L’indagine è iniziata dopo un controllo dei finanzieri ad un laboratorio tessile con annesso appartamento dormitorio che aveva portato alla denuncia di 16 persone che si sono avvicendate nella gestione «apri e chiudi» per 17 volte in un laboratorio tessile di Schio. Gli investigatori hanno così accertato che vi era l’esistenza di appalto di fatto tra ditte tessili collegate al laboratorio cinese e imprese committenti italiane. Nell’indagine sono stati anche segnalati all’autorità giudiziaria 4 studi commercialisti, per inosservanza delle norme sull’adeguata verifica della clientela e sulla trasmissione di segnalazioni delle operazioni sospette ai fini della disciplina anti-riciclaggio.
Nell’inchiesta è stata richiesta ed ottenuta la cessazione d’ufficio della partita IVA relativa a 6 imprese gestite da cinesi che erano ancora attive.