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Droga, banda sgominata Sospetti su otto overdose

Il materiale sequestrato dai carabinieri.  FOTO DONOVAN CISCATO
Il materiale sequestrato dai carabinieri. FOTO DONOVAN CISCATO
Il materiale sequestrato dai carabinieri.  FOTO DONOVAN CISCATO
Il materiale sequestrato dai carabinieri. FOTO DONOVAN CISCATO

Confezionavano microdosi di cocaina ed eroina a 10 euro per smerciarle più facilmente agli studenti, anche minorenni. I carabinieri della Compagnia di Schio hanno sgominato una banda di spacciatori, arrestando Stanley Oseoboh, 29 anni, Godfrey Efe, 25 anni, entrambi nigeriani e già richiedenti asilo, quest’ultimo considerato il boss assieme a Destiny Ibhawoh Osesumhen, a sua volta in manette in flagranza di reato. ALtri tre giovani nigeriani sono stati denunciati per detenzione di droga ai fini di spaccio, perché all’interno della loro abitazione avevano 90 grammi di marjiuana: I.B. 24 anni e C.O. 28 anni erano conosciuti alle forze dell’ordine mentre T.E. 28 anni era incensurato. L’INDAGINE. Si è trattato di un’indagine lunga e complessa, scaturita da un episodio del settembre 2018, un pestaggio in viale Trento Trieste, vicino al ponte sul Leogra, fra bande rivali di spacciatori, tutti africani. Un monitoraggio costante di diversi soggetti ha permesso ai militari di accertare che, girando tranquillamente in bici soprattutto fra le vie del centro, tra stazione ferroviaria e piazza Rossi, gli indagati riuscivano ad intascare anche 3 mila euro settimanali senza difficoltà. Lo spaccio avveniva nei luoghi di aggregazione giovanile come scuole, parchi giochi e aree verdi pubbliche. I proventi venivano versati settimanalmente su conti correnti esteri tramite “poste pay”. I rifornimenti arrivavano anche tramite corrieri domiciliati a Milano, Torino, Genova, Roma e Napoli, solitamente parenti o conoscenti. Nell’ambito della medesima operazione sono stati arrestati David Jully (ottobre 2018), 25 anni, nigeriano, trovato con 17 dosi di eroina, 1e un taser, Emmanuel Dominic, 39 anni, trovato con 22 grammi di eroina, 1950 euro, bilancino e cellulare e Destiny Ibhawoh che aveva 18,7 grammi di eroina, 4,5 di cocaina, 985 euro, nove cellulari e tre pc. Un caso particola re è quello di Efe, arrestato ben due volte nei giorni scorsi, in flagranza di reato per la droga che aveva addosso e ancora per le sostanze recuperate nel suo alloggio. LA CLIENTELA. Tramite i cellulari sequestrati ai pusher, i carabinieri sono risaliti ad una quarantina di clienti abituali, fra cui qualche minorenne, molti giovani e qualche 30-40enne. Secondo quanto ricostruito, otto di essi hanno avuto un’overdose, e due addirittura sono deceduti fra giugno e settembre 2017, ma non esiste un collegamento certo fra le morti e l’attività di spaccio degli arrestati. Secondo quanto affermato dal cap. Jacopo Mattone, tutto ciò che è stato riscontrato negli ultimi giorni, mentre venivano applicati i vari decreti emessi dal Tribunale di Vicenza, contribuiscono a supportare i riscontri investigativi effettuati in quasi 12 mesi e dimostrano come i soggetti indagati stiano continuando a commettere le stesse tipologie di reati. Ora, come ha scritto il sindaco Valter Orsi dalle vacanze, «un plauso ai carabinieri ma ci aspettiamo che questi soggetti restino in carcere». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Mauro Sartori

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