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Schio

«Covid subdolo, peggio del tumore»

Massimo Gonzo durante il ricovero a causa del Covid (Foto Carollo)
Massimo Gonzo durante il ricovero a causa del Covid (Foto Carollo)
Massimo Gonzo durante il ricovero a causa del Covid (Foto Carollo)
Massimo Gonzo durante il ricovero a causa del Covid (Foto Carollo)

«La gente deve sapere cosa fanno questi medici e infermieri, perché stanno facendo dei miracoli». Massimo Gonzo, 52 anni, di Schio, è da poco uscito dall’ospedale di Santorso e sta trascorrendo il periodo di convalescenza nella sua abitazione. Oggi sta bene, si è lasciato il peggio alle spalle, un incubo che si chiama “Covid-19” e che lo aveva aggredito tra ottobre e novembre. I primi sintomi, poi la febbre che sale, la difficoltà a respirare, la corsa in ambulanza fino al “Covid Hospital”, il ricovero. La paura di non farcela, per lui, che in passato aveva superato problemi oncologici. «Ho avuto più paura quando sono stato ricoverato qui di quando mi hanno tolto il tumore alla pleure - spiega -. È una malattia subdola». 

Matteo Carollo

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