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Montecchio/Brendola

Tav, ponte chiuso un anno: «Strade a rischio collasso»

Non solo Superstrada Pedemontana Veneta e nuovo casello A4. Montecchio e Brendola dovranno fare i conti anche con la Tav. E in particolare con la chiusura al traffico, per almeno un anno, del cavalcaferrovia di via Battaglia, che dovrà essere abbattuto per far posto a uno nuovo compatibile con l’alta velocità ferroviaria. Lavori che dovrebbero iniziare la prossima primavera. «È la data che ci è stata ventilata finora - conferma il sindaco di Montecchio, Gianfranco Trapula - e dovremo capire bene le tempistiche e quindi tutto il cronoprogramma».
Una criticità non da poco dal momento che la via di ingresso per Alte è anche il passaggio principale per chi arriva dalla Sp 500, e quindi da Brendola e Lonigo, e uno snodo cruciale per la viabilità della zona. Una questione che il primo cittadino castellano, in accordo con il collega brendolano Bruno Beltrame, metterà sul tavolo durante l’incontro in programma domani a Venezia fra Iricav 2, società che si occupa della costruzione della Tav, i Comuni del Vicentino e del Veronese interessati dalla grande infrastruttura ferroviaria e gli altri enti. 
«Una soluzione potrebbe essere anticipare la costruzione del cavalcaferrovia della cosiddetta “tangenziale est” - prosegue Trapula - in modo che possa diventare un’alternativa a via Battaglia. Non dimentichiamo che stiamo parlando di uno snodo viario molto importante dove confluiscono strade, regionali, provinciali e comunali, non solo da Verona e Vicenza ma anche dalle due valli e dall’Area berica. Nell’incontro cercheremo di capire come sono state recepite le nostre richieste e come si potrebbe risolvere la situazione». 
Il progetto del cavalcaferrovia sulla tangenziale est prevede infatti il collegamento diretto fra via Cordellina, la Regionale 11 e la Strada del Melaro, all’altezza dell’ex Faeda. E potrebbe scongiurare anche la paralisi viaria che potrebbe verificarsi con la chiusura, se confermata, di almeno 12 mesi di via Battaglia con il conseguente intasamento delle vie interne e non solo di quelle principali. Già solo pochi mesi fa, ad aprile, l’interruzione temporanea della strada per manutenzioni al cavalcaferrovia, con lavori durati 10 giorni, aveva procurato gravi disagi al traffico con file e serpentoni di veicoli che in ora di punta arrivavano addirittura dalla zona industriale di Vicenza. Il Comune ha in mano un progetto di massima, ma servirebbe l’appoggio di Provincia e Iricav 2.
I due sindaci sono decisi ad appoggiare l’idea del cavalcavia della tangenziale est. «È una questione che impensierisce tutti, perché diventerà una grave problema anche per le aziende - dice Beltrame, che qualche passo lo ha già fatto -. Abbiamo previsto l’allargamento di via Giolitti in modo tale che si possa avere, in accordo con Montebello, un collegamento fra la Sp 500 e la Sr 11. Si tratterà di una soluzione provvisoria e che non potrà durare un anno. Ecco perché il cavalcavia della tangenziale est diventa prioritario».

 

Antonella Fadda

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