<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Risparmi da 21 milioni per il nuovo ospedale

Un rendering dell’ospedale con vista dall’alto.  FOTO FADDA
Un rendering dell’ospedale con vista dall’alto. FOTO FADDA
Un rendering dell’ospedale con vista dall’alto.  FOTO FADDA
Un rendering dell’ospedale con vista dall’alto. FOTO FADDA

Sarà l’impresa Guerrato spa di Rovigo a costruire il nuovo ospedale di Arzignano-Montecchio. Ieri mattina nella sede dell’Ulss5 Ovest Vicentino la commissione apposita ha annunciato l’affidamento, che per legge deve essere provvisorio, all’azienda veneta che ha presentato un ribasso d’asta del 26.8% pari a oltre 21 milioni di euro. L’appalto per l’esecuzione dei lavori, e valido per il primo stralcio funzionale dell’ospedale, era di 27 milioni e 277 mila euro, iva esclusa. L’iter burocratico, a questo punto, prevede nelle prossime settimane l’assegnazione definitiva e quindi la firma del contratto.

L’azienda rodigina, che attualmente si sta occupando della costruzione dell’ospedale di Asiago e del secondo lotto dell’università di Vicenza, avrà tre anni di tempo per completare il primo stralcio del polo unico ospedaliero che sorgerà dove ora trova posto il nosocomio di Montecchio in zona San Vitale.

«È un bel progetto – osserva Giorgio Malimpensa della Guerrato spa, presente ieri ad Arzignano nella sede dell’Ulss 5 in via Trento – sia a livello estetico ma soprattutto funzionale. È davvero un’opera particolare e corposa, una delle prime nel suo genere. Siamo molto contenti perché è un’opera destinata a fare la storia dell’Ovest Vicentino».

Soddisfatto soprattutto il direttore generale dell’azienda socio-sanitaria, Giuseppe Cenci. «Siamo arrivati ampiamente entro i termini previsti dal Ministero – afferma il dg -, ora mancano solo gli ultimi adempimenti burocratici e l’avvio dei cantieri. Questo era l’impegno più importante del mio mandato». A questo punto si attende la posa della prima pietra, che avverrà a breve, alla presenza del governatore del Veneto, Luca Zaia.

Stando al verbale della commissione, la Guerrato spa, seconda nella lista, è stata preferita a un’altra ditta, Iti Impresa Generale spa. L’offerta al ribasso di Iti, secondo i commissari, presentava infatti delle incongruenze e anomalie riguardanti gli importi di lavorazioni e manodopera.

OSPEDALE. La nuova struttura ospedaliera sarà realizzata con il parziale recupero degli edifici esistenti e con nuove costruzioni, si svilupperà complessivamente su una superficie 34.500 metri quadrati e conterrà in totale 277 posti letto. Il polo avrà bassi costi energetici e non ci sarà alcuno stravolgimento per i collegamenti e per le strutture esistenti che saranno potenziate, con ingressi diversificati che riguarderanno il pronto soccorso, l'entrata dei pazienti e dei visitatori e del personale.

PROGETTO. Il progetto prevede che l’ospedale abbia una struttura a doppia forma circolare, un blocco centrale dove reparti, ambulatori e sale operatorie saranno disposti su 8 livelli. La realizzazione avverrà mediante il parziale recupero degli edifici esistenti e nuove costruzioni. Con il primo stralcio, in particolare, sarà realizzata una struttura ospedaliera in grado di fronteggiare le emergenze-urgenze con le degenze chirurgiche e mediche. Nel blocco centrale troveranno posto la radiologia, la terapia intensiva, le sale operatorie, il pronto soccorso, l'unità coronarica e la neurochirurgia e il Centro donna. Nell'emiciclo, invece, saranno sistemate le degenze chirurgiche e mediche. Nel secondo stralcio troveranno posto i poliambulatori chirurgici e ci sarà il completamento delle degenze e del materno infantile.

PARCHEGGI. Stando al progetto esecutivo, recentemente approvato dal Consiglio comunale di Montecchio, i posti auto saranno 540: un terzo riservati ai dipendenti e due terzi all'utenza. L’accesso per i visitatori e i pazienti avverrà da via Ghiotto mentre per i dipendenti da via Sardegna. L'attuale entrata sarà invece riservata a chi dovrà accedere al pronto soccorso.

Antonella Fadda

Suggerimenti