<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Le testimonianze

I vicini di casa: «Abbiamo sentito le urla, poi un rumore secco»

L'omicidio è avvenuto in contra' Viale (Foto Trogu)
L'omicidio è avvenuto in contra' Viale (Foto Trogu)
L'omicidio è avvenuto in contra' Viale (Foto Trogu)
L'omicidio è avvenuto in contra' Viale (Foto Trogu)

È affidata al momento al racconto dei vicini di casa la ricostruzione dell’omicidio di Alessandra Zorzin, 21 anni, uccisa a Montecchio Maggiore da un uomo che conosceva e che aveva fatto entrare in casa, con un colpo di pistola al volto. Al momento dell’omicidio la vittima era sola a casa.
È la stessa Alessandra ad aprire la porta all’assassino, un uomo, secondo quanto trapelato da fonti investigative, di una quarantina d’anni che ha una pistola per ragioni di lavoro (l’ipotesi è che sia una guardia giurata) e risiede nel Padovano. La stessa persona che più e più volte era stata vista entrare in casa.

All’improvviso tra i due scoppia un litigio, i vicini sentono prima delle urla e poi un rumore secco che li insospettisce. Mentre l’uomo si allontana sulla sua auto, si tenta più volte di suonare il campanello. Ma Alessandra non risponde. A quel punto i vicini si decidono a chiamare il marito, che sta pranzando a casa dei genitori, e che si precipita, chiavi in mano, nell’abitazione. È lui a trovare la moglie distesa sul letto, ormai morta.

Suggerimenti