CREAZZO. Lo chef Enrico Crippa, pizzetto da pirata d'altri tempi, tre stelle Michelin al Piazza Duomo di Alba e un curriculum da far tremare i polsi, ieri ha tenuto una lezione agli aspiranti cuochi del master di alta cucina dell'Università del Gusto di Confcommercio a Creazzo. Schifo, riservato e soprattutto di un rigore intransigente in cucina. «In tre ore di servizio ci si gioca una giornata di lavoro e sacrifici e anni di ricerca e sperimentazioni». La sua giornata tipo inizia molto presto: «Mi alzo alle 6.50, colazione e poi vado nell'orto a raccogliere le verdure (tre ettari di terreno dove vengono prodotti gli ortaggi per il ristorante, ndr) e in pescheria, quindi chiuso in cucina sino a notte, è un lavoro duro, ma non lo cambierei». Ai giovani del master Esac nessuna ricetta segreta da svelare, ma ingredienti tanto semplici quanto preziosi: «Passione e disciplina». E pochi dubbi quando gli si chiede cosa manca ai giovani d'oggi: «La fame, sembrano arrivati prima di iniziare, occorre umiltà e voglia di imparare».