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Ancora liti per la nuova Foscolo ma il Comune apre al parroco

Uno scorcio della scuola media “Ugo Foscolo”.   ARCHIVIO
Uno scorcio della scuola media “Ugo Foscolo”. ARCHIVIO
Uno scorcio della scuola media “Ugo Foscolo”.   ARCHIVIO
Uno scorcio della scuola media “Ugo Foscolo”. ARCHIVIO

La politica ad Arcugnano è destinata a dividere, anche dopo la rielezione a sindaco di Paolo Pellizzari. Nell’ultimo consiglio comunale, il primo cittadino ha annunciato con soddisfazione il reperimento dei fondi per poter dare concretezza ad uno dei punti principali del suo programma elettorale: l’abbattimento e la ricostruzione della scuola media “Foscolo”. «Abbiamo trovato le risorse necessarie a realizzare un progetto che – commenta Pellizzari – è una risposta a chi metteva in dubbio la fattibilità della cosa e soprattutto che apre le porte ad un futuro ecosostenibile, sicuro e all’avanguardia per i nostri ragazzi». Il progetto, dal costo complessivo di 3 milioni e 900 mila euro, vedrà un contributo regionale di 3 milioni ed un cofinanziamento del Comune per la somma restante. «Sarà un edificio innovativo dal punto di vista energetico e ambientale, con aule riscaldate e climatizzate grazie all’impiego di pannelli fotovoltaici. Inoltre la scuola sarà realizzata in legno lamellare x-lam flessibile. Il rivestimento esterno invece sarà con pareti ventilate in alluminio e, come detto in occasione dell’assemblea pubblica a marzo, ci piacerebbe che fossero i cittadini a scegliere il colore delle pareti. Adesso che sono arrivati i fondi, siamo nella condizione di procedere con il progetto esecutivo entro settembre per poi dare avvio alla gara d’appalto. Vogliamo chiudere l’iter entro giugno 2020». Nel dettaglio si tratta di un plesso per 252 alunni, 2.395 metri quadrati di superficie complessiva su più piani, con auditorium da 170 posti, mensa, laboratori e un ampio spazio multifunzionale. Ma è proprio quando si tocca il tema della sicurezza che si infiamma un acceso botta e risposta con la consigliera Flavia Zolla di “Arcugnano al centro”. Il pomo della discordia diventa la chiesa di San Luca a Torri. «Il sindaco afferma che la chiesa non ha la piena agibilità – spiega Zolla – eppure questa mi sembra l’ennesima crociata contro la parrocchia. Da oltre 10 anni esiste una pratica “in sospeso” all’Ufficio Tecnico del Comune che basterebbe completare per vedere riconosciuta l’agibilità totale della struttura. Altrimenti il sindaco come spiegherebbe ai cittadini di aver chiesto ripetutamente, nel corso degli ultimi anni, la possibilità di far svolgere il concerto di Natale nella chiesa di San Luca? Si tratta solo di un cavillo burocratico legato agli stalli del parcheggio che erano stati richiesti ma che la parrocchia non ha completato». La replica di Pellizzari punta il dito sul fatto che la concessione edilizia, per avere piena agibilità, è legata all’annosa questione della costruzione, in capo alla parrocchia, del parcheggio antistante la chiesa. «È scandaloso - rincara Zolla - che il Comune abbia revocato l’utilizzo da parte della parrocchia di San Luca delle strutture comunali per lo svolgimento della sagra. Una faccenda legata all’intestazione delle utenze che ha visto trascuratezza da parte sia del Comune che della parrocchia, ma a rimetterci è la comunità di Torri che non avrà il suo unico momento di aggregazione». L’Amministrazione fa sapere che, nei giorni scorsi, c’è stato un avvicinamento delle parti e non si esclude a breve l’apertura di un tavolo conciliativo fra Comune e Parrocchia. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Alex Iuliano

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