<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Bassano del Grappa

L'incubo delle bollette sulle società sportive

Grande festa in Parco Ragazzi del '99, ma emergono preoccupazioni per l'autunno. L'incubo delle bollette sulle società sportive. «L'impennata dei prezzi rischia di risultare fatale».
Ieri al parco Ragazzi del '99 la sedicesima edizione di "Bassano, Città dello Sport" (Foto Ceccon)
Ieri al parco Ragazzi del '99 la sedicesima edizione di "Bassano, Città dello Sport" (Foto Ceccon)
Ieri al parco Ragazzi del '99 la sedicesima edizione di "Bassano, Città dello Sport" (Foto Ceccon)
Ieri al parco Ragazzi del '99 la sedicesima edizione di "Bassano, Città dello Sport" (Foto Ceccon)

Clima di festa per i più piccoli, preoccupazione per gli adulti a causa dei rincari che attendono palestre e campi al coperto, ieri al parco Ragazzi del '99, per le migliaia di bambini e ragazzi che si sono messi alla prova con le 16 discipline (e 37 società) presenti alla sedicesima edizione di "Bassano, Città dello Sport".

L'impennata dei prezzi dell'energia sta mettendo in ginocchio le società sportive di Bassano

E se i giovanissimi, accolti dal sindaco Elena Pavan e dall'assessore allo sport Mariano Scotton, si sono sentiti già campioni potendo scegliere tra un lotto di proposte che andava dal calcio all'hockey, dal tiro con l'arco ai numerosi stand legati alla danza sportiva, tra le altre cose abbinati alla fondazione "Città della Speranza" e al coordinamento "Città del Dono", per dirigenti, allenatori e amministratori il discorso si è fatto subito serio.

«L'impennata dei prezzi delle materie prime e dell'energia, cui abbiamo assistito negli ultimi mesi, ha dell'incredibile - commenta l'assessore - e purtroppo sta mettendo in ginocchio molte società sportive».

Costi cresciuti a dismisura, cancellazione di tornei, i timori delle società bassanesi dello sport

Società che si sono viste recapitare bollette anche a quattro zeri, quintuplicate rispetto all'ordinario, e che ora sono alla ricerca di una soluzione in tempi rapidissimi. «Da settimane ricevo mail e telefonate da presidenti che non sanno più cosa fare - aggiunge Scotton -. Ciò che fa più male è che questa esplosione incontrollata dei costi non dipende direttamente dal conflitto russo-ucraino, ma dalla bolla speculativa che si è generata».

Costi cresciuti a dismisura, cancellazione di tornei e iniziative non più economicamente sostenibili, timori per il seguito dell'attività. «Purtroppo - sempre l'assessore - i Comuni in questi casi possono fare poco. A medio e lungo termine possiamo, e dobbiamo, arrivare a potenziare la produzione di energia da fonti rinnovabili e sostituire l'illuminazione a incandescenza con il led. Nel breve termine devono intervenire in maniera massiccia lo Stato e, se possibile, le diverse federazioni sportive con aiuti rapidi e corposi. In caso contrario, dopo aver superato la pandemia, decine di società chiuderanno i battenti».

Riscaldamento, illuminazione e compressori pesano sui campi da tennis

Per rendersi conto della situazione, ieri era sufficiente ascoltare i discorsi dei tecnici adulti a margine delle aree assegnate a ciascuno sport. Tecnici come Marco Fioravanzo, della Società Tennis Bassano, per il quale «con l'autunno avanzato, portare avanti le attività delle società potrebbe diventare davvero impossibile». «So di bollette cresciute del 500 per cento, da duemila a diecimila euro - evidenzia -. Per quanto ci riguarda, con i palloni a copertura dei campi per l'inverno ci troviamo a dover spendere su più fronti: per il riscaldamento, l'illuminazione e per i compressori che, permettono alle nostre strutture di stare in piedi. Almeno con la pandemia non guadagnavamo, ma non spendevamo».

Timore anche nelle parole di Alessandro Bellotti, dirigente della società di basket "MBA": «Ora la situazione è sotto controllo, ma nelle prossime settimane potrebbero arrivare sorprese spiacevoli sul fronte dei conti. Consoliamoci con una bella giornata di festa, nella quale abbiamo visto migliaia di bambini giocare e sorridere».

Va un po' meglio, ma sempre a guardia alzata, per Giulia Trento e le sue "Sweet Devils", società di danza sportiva. «Per ora siamo coperte - chiude - ma ci prepariamo ai rincari e stiamo già cercando una soluzione. L'augurio è che si capisca che le nostre attività sono un patrimonio di competenze e passione da tutelare». 

Lorenzo Parolin

Suggerimenti