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Duemila aironi di casa a San Zeno

Giovanni Menon nel parco della sua azienda mostra la colonia di aironi guardabuoi.  CECCONNumerose le specie nel parcoAlcuni guardabuoi della colonia di San Zeno
Giovanni Menon nel parco della sua azienda mostra la colonia di aironi guardabuoi. CECCONNumerose le specie nel parcoAlcuni guardabuoi della colonia di San Zeno
Giovanni Menon nel parco della sua azienda mostra la colonia di aironi guardabuoi.  CECCONNumerose le specie nel parcoAlcuni guardabuoi della colonia di San Zeno
Giovanni Menon nel parco della sua azienda mostra la colonia di aironi guardabuoi. CECCONNumerose le specie nel parcoAlcuni guardabuoi della colonia di San Zeno

Enrico Saretta Gli aironi guardabuoi hanno trovato casa a Cassola. Il passaparola tra i volatili in questione deve essere stato davvero efficace, almeno a giudicare dal loro numero perché non si tratta di uno stormo qualsiasi bensì della più grande colonia di aironi nel Veneto. L’habitat così favorevole è stato trovato all’interno del parco della Raasm di San Zeno di Cassola, azienda metalmeccanica che fino a qualche anno fa ospitava uno degli eventi più singolari del Bassanese, il Festival delle Mongolfiere, capace di chiamare a raccolta centinaia di migliaia di persone. Oggi le mongolfiere sono sparite ma la Raasm continua a rivelarsi un ambiente favorevole per chi vola. Talmente favorevole che proprio nel grande parco che la circonda hanno trovato casa gli aironi che hanno dato vita alla colonia più grande del Veneto. Basti pensare che uno dei gruppi più numerosi fino ad oggi conosciuti si trova a Chioggia, nel Veneziano, e ne conta circa 500. Un “borgo”, praticamente, niente da spartire con la vera e propria “città” che si è insediata alla Raasm. Qui, infatti, ne sono stati censiti quasi 2000, della specie “guardabuoi”. Il motivo? L’ambiente favorevole, la presenza di cibo, l’assenza di predatori e, soprattutto, la sconfinata passione del proprietario dell’azienda, Giovanni Menon, per la natura. «Si tratta di un fenomeno che si sta diffondendo in varie zone d’Italia - spiega il titolare della Raasm - Normalmente ogni garzaia ha qualche decina o al massimo qualche centinaio di esemplari. Nel parco Raasm, invece, si è formata una garzaia con oltre 1500, forse 2000 aironi guardabuoi. E questa è una particolarità che esprime l’eccezionalità del nostro parco. Questo è un fenomeno cominciato qualche mese fa, ma con il passare delle settimane, si sta intensificando sempre più». L’airone guardabuoi ha una corporatura tozza ed è di medie dimensioni. Ha il becco giallo-arancio e, durante la stagione riproduttiva, presenta una colorazione fulvo-dorata sulle piume del capo, del petto e del dorso. La presenza di questo volatile arricchisce la fauna del parco che fra i trampolieri annovera una miriade di specie, tra cui gli aironi cenerini, gli aironi bianchi, le garzette, i tarabusi, le nitticore, le cicogne e altri volatili come i cormorani, numerose specie di anatidi (le anatre) e altri come il martin pescatore, i falchi gheppio e sparviero, il nibbio bruno, la poiana, alcune civette e il gufo comune. Non è solo la fauna a farla da padrone alla Raasm. La flora cresce infatti rigogliosa. Menon, infatti, ha il pallino per le specie protette, tanto che nel parco da 122 mila metri quadrati si possono trovare piante quali il Ginkgo Biloba, il Morus Alba, il Cedrus Deodara e molte altre. Oggi il parco non è più aperto al pubblico, ma ai dipendenti e alle scolaresche è data la possibilità di visitarlo per passare qualche ora immersi in una sorta di Eden in una zona urbanizzate come del resto è tutto il Nord Est. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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