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Bassano

Covid in ospedale, visite sospese in tre reparti

Da 3 settimane Medicina, Geriatria e Ortopedia sono chiuse ai parenti. La direzione medica: «Sicurezza necessaria, presto la riapertura»

Il Covid ha rialzato la testa anche all’ospedale San Bassiano: diversi pazienti nelle scorse settimane si sono positivizzati, un fatto che ha costretto la direzione medica a vietare l’accesso ai parenti in alcuni reparti. Il divieto è attivo dalla metà dello scorso dicembre nei reparti di Medicina, Geriatria e Ortopedia, ma tutto il San Bassiano è sotto stretto controllo per evitare contagi interni.
Ora la direzione dell’Ulss 7 ha fatto sapere che i pazienti prima positivi si stanno negativizzando e che è probabile che nei prossimi giorni nei reparti interessati vengano riammesse le visite dei parenti, previa l’adozione di apposite misure di sicurezza e prevenzione. Nel frattempo, al nono piano del San Bassiano, resta operativo lo specifico reparto Covid, dove attualmente sono ricoverati diciotto pazienti.

Le chiusure di tre reparti nel periodo natalizio

I disagi determinati dalle chiusure proprio durante le feste natalizie hanno preoccupato e indispettito i parenti che, dopo aver ricoverato i loro cari, hanno saputo che non avrebbero potuto assisterli o andarli a trovare. L’Ulss 7 ha spiegato che la scelta non è legata ad allarmi, ma solo ad alcuni casi di pazienti positivi e alla conseguente necessità di tutela dei malati e dei loro parenti.
La direzione medica ha fatto sapere che «l’Azienda si è sempre impegnata a mantenere aperte le visite ai degenti. Il riscontro di casi positivi Covid nell'ambito della sorveglianza sanitaria sui pazienti ricoverati ha imposto temporanee sospensioni che hanno riguardato diversi reparti. Nel caso specifico, nei reparti interessati le visite erano state momentaneamente sospese per precauzione dopo che erano stati riscontrati alcuni casi di positività».

Di Caprio: «Sul Covid l'attenzione deve restare alta»

«L’attenzione deve restare alta - ha spiegato in questi giorni il direttore sanitario Antonio Di Caprio -. Ora c’è il problema del Covid nelle sottovarianti accertate in Cina: la preoccupazione nasce da questa probabile mutazione e per questo attuiamo le maggiori precauzioni possibili, prestando massima attenzione alle evoluzioni del virus a livello internazionale. I sequenziamenti e la tracciabilità dei contatti positivi anche alle possibili nuove varianti, operati dal nostro ufficio igiene, sono capillari».

Francesca Cavedagna

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