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Asiago

"Cercansi commesse 18enni libere da impegni familiari". L'annuncio di lavoro scatena la polemica

Il negozio in centro ad Asiago e il cartello esposto in una vetrina dal titolare
Il negozio in centro ad Asiago e il cartello esposto in una vetrina dal titolare
Il negozio in centro ad Asiago e il cartello esposto in una vetrina dal titolare
Il negozio in centro ad Asiago e il cartello esposto in una vetrina dal titolare

“Cercansi commesse diciottenni libere da impegni familiari”. L’equivoco cartello fa mostra di sé nella vetrina del negozio Magazzini Dal Sasso, storica realtà commerciale situata in piazza II Risorgimento ad Asiago. Un cartello per la ricerca di personale che ha destato le critiche di alcuni turisti, che hanno deciso di esprimere il loro disaccordo sia a un agente della polizia locale di pattuglia in centro storico sia a “Il Giornale di Vicenza”, ritenendo il cartello anacronistico e «di una gravità inaudita», considerando il costante dibattito sui diritti delle donne, delle mamme e sulla parità dei sessi. Un cartello analogo era già stato al centro di polemiche qualche anno fa, quando alcune associazioni di tutela dei lavoratori e della donna avevano interessato l’assessorato al commercio del Comune di Asiago sulla questione, ritenendolo «denigratorio verso la donna e iniquo nei confronti dei lavoratori». In quell’occasione l’assessorato al commercio si era confrontato con la famiglia titolare dei magazzini Dal Sasso ma, non riscontrando alcuna irregolarità, poté solamente invitare a modificare il cartello.
In questi giorni, data la necessità del negozio, iscritto nel registro nazionale delle imprese storiche, di individuare delle commesse da formare, ecco un altro annuncio sullo stesso stile, che non ha mancato di scatenare le proteste di alcuni vacanzieri del lungo fine settimana pasquale.
La famiglia, interpellata sulla questione, fa sapere che non comprende il perché della volontà di fare polemica da parte di un turista. E dice che, come con la segnalazione precedente, poiché non sono stati rilevati illeciti da parte della polizia locale, «la persona infastidita può sempre evitare di soffermarsi sulle vetrine del negozio». E che in qualità di titolari dell’esercizio, ritengono di essere nel pieno diritto di scegliere chi e come assumere, senza dover dare spiegazioni.
«Non posso che sottolineare che non è stata commessa alcuna irregolarità - commenta l’assessore al commercio, Nicola Lobbia - perché il cartello non contravviene ai regolamenti. L’unico suggerimento che posso dare, proprio per evitare questi problemi, è che ci sono strumenti molto utili all’interno delle associazioni di categoria per la ricerca di personale che possono soddisfare al meglio le esigenze delle attività». 

Gerardo Rigoni

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