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Amianto e gas tra i rifiuti Giro di vite del Comune: «Sanzioni raddoppiate»

A soffrire l’abbandono di rifiuti è in particolare il Lungobrenta
A soffrire l’abbandono di rifiuti è in particolare il Lungobrenta
A soffrire l’abbandono di rifiuti è in particolare il Lungobrenta
A soffrire l’abbandono di rifiuti è in particolare il Lungobrenta

Poco meno di una tonnellata di rifiuti, tra i quali vecchi isolanti di amianto, guaine catramate, bombole di gas e contenitori di olio esausto. Tutti lasciati all’aria aperta, a invecchiare e inquinare. “Puliamo il mondo”, l’iniziativa di Legambiente fatta propria dall’Amministrazione doveva essere, tra sabato e domenica, una due giorni dedicata alla raccolta rifiuti e all’educazione civica. C’erano i volontari, 13 dei 22 quartieri cittadini aderenti (tra i quali i più popolosi, S. Vito e Angarano), decine di ragazzi delle scuole e il neoassessore Andrea Viero, spesosi in prima persona a promuovere una mobilitazione nella quale credeva molto. Ma le passeggiate ecologiche con rastrelli e sacchi alla mano hanno portato a scoprire di tutto. E dopo che l’Etra è passata a raccogliere i sacchi, l’assessore ha promesso il pugno di ferro contro gli inquinatori: sanzioni almeno raddoppiate per chi abbandona rifiuti, abbinate a una maggior frequenza dei controlli e delle giornate ecologiche. In attesa della stretta promessa dall’Amministrazione comunale, i dati dell’Etra parlano da sè: tra sabato e domenica sono stati raccolti dagli oltre 200 volontari impegnati nei tredici quartieri che hanno aderito ben 720 chili di rifiuto secco e 120 di ingombranti, con le “perle” dei già citati rifiuti speciali recuperati nei quartieri a sud del centro storico. Rifiuti speciali, rispetto ai quali l’Amministrazione comunale non esclude di andare più a fondo, cominciando con lo sporgere denuncia alle forze dell’ordine. A preoccupare, oltre alla quantità di materiale recuperato, è la concentrazione di immondizia anche in luoghi considerati turistici. Uno dei settori più “caldi” da questo punto di vista si è rivelato infatti il Lungobrenta, con poco meno di 30 sacchi di rifiuti raccolti domenica nelle vicinanze del Ponte Nuovo dai volontari del quartiere Angarano e del gruppo “Passeggiate ecologiche itineranti”. Dalla giornata di pulizia lungo il percorso che unisce i due ponti a Villa Angaran S. Giuseppe sono uscite decine di chili di lattine e bottiglie di plastica, cicche e pacchetti di sigarette, ma anche vecchie suppellettili abbandonate e materiale edile. Questo lungo una passeggiata che si propone come una delle attrazioni principali nella bella stagione, ma a soffrire in maniera evidente la piaga dell’abbandono dell’immondizia sono anche il settore a sud del centro storico, nella zona attraversata dalla nuova Gasparona, il centro studi e, all’opposto, la zona di S. Vito ai confini con Pove e Romano. Luoghi e ritrovamenti, questi, che confermano la pessima abitudine dei furbetti del rifiuto, di costruirsi delle discariche fai da te per eludere controlli e spese di conferimento. E mentre è ancora vivo il ricordo del maxi-abbandono estivo di immondizie, sul Grappa nella zona di Col Campeggia, la città deve fare i conti con soprese di gran lunga peggiori di quanto i volontari di “Puliamo il mondo” attendessero. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lorenzo Parolin

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