<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Arzignano

Travolse e uccise 15enne: il pirata scrive ai genitori. Ricostruito il drammatico incidente mortale

La Fiat Panda che investì e uccise Angela Vignaga
La Fiat Panda che investì e uccise Angela Vignaga
La Fiat Panda che investì e uccise Angela Vignaga
La Fiat Panda che investì e uccise Angela Vignaga

Una lettera, consegnata nelle mani del parroco di Nogarole, da consegnare ai genitori di Angela Vignaga. L'ha scritta Luciano Vaccari, 54 anni, carrozziere di Chiampo, che nell'agosto scorso investì e uccise la ragazzina e poi si allontanò. L'indagato, che da qualche settimana è agli arresti domiciliari in casa, ha chiesto scusa per la terribile tragedia per la quale si è detto sconvolto. Un gesto, il suo, che ha voluto essere di vicinanza al dolore dei genitori della liceale, morta mentre faceva una passeggiata vicino a casa con il cane.

 

Leggi anche
Quel banco vuoto per ricordare la 15enne Angela

 

Quanto accaduto quella sera, fra l'altro, è stato ricostruito la scorsa settimana con carabinieri e consulenti di tutte le parti, che hanno simulato, fra le 16 e le 18, quanto sarebbe avvenuto il 18 agosto in via Broggia. Il pubblico ministero contesta a Vaccari l'omicidio stradale, l'omissione di soccorso e la fuga. L'obiettivo degli esperti - che hanno alcune settimane di tempo per ricostruire l'incidente - è fra l'altro quello di appurare se la sfortunata vittima fosse visibile mentre camminava a margine della carreggiata, in un tratto comunque buio. Per simulare l'investimento sono stati fatti intervenire i carabinieri, con la Fiat Panda di Vaccari, e con un militare donna nel luogo dove, con una torcia, camminava la studentessa. Ad assistere alla simulazione c'era anche il papà della vittima, che abita a due passi e che ripercorre di frequente quel tratto di strada.

 

Leggi anche
Giovane investita, preso il pirata: «Non ricordo»

 

Quella sera Angela, 15 anni, fu colpita alle spalle dalla vettura, ma il carrozziere, nonostante avesse rotto lo specchietto, non si era fermato ed aveva proseguito la sua corsa. Salvo, poi, riparare il danno prima di essere individuato e arrestato dai carabinieri due giorni più tardi. Prima aveva spiegato di non ricordare nulla, poi aveva ricostruito di essere uscito di casa con la Panda per andare in officina e recuperare, con il carroattrezzi, una moto. Durante il tragitto si era accorto di aver urtato qualcosa, ma aveva pensato ad una recinzione, o ad un palo; via Broggia era buia, e l'impatto era avvenuto contro la parte destra della vettura. Solo l'indomani, leggendo il Giornale, aveva intuito quello che poteva essere successo, ma preso dall'angoscia non si era costituito.  

 

Leggi anche
Pirata della strada accusato anche di violenze in casa

Diego Neri

Suggerimenti