<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Muore in strada per un malore

È intervenuto il Suem.   ARCHIVIO
È intervenuto il Suem. ARCHIVIO
È intervenuto il Suem.   ARCHIVIO
È intervenuto il Suem. ARCHIVIO

Per un momento si è temuto un incidente stradale con omissione di soccorso, il rinvenimento del corpo senza vita di una giovane donna, avvenuto ieri mattina nel parcheggio antistante il bar Centrale di Villaganzerla. È stato un passante a ritrovare il corpo a terra, ma senza evidenti lesioni, della donna, che risulterà poi essere quello di Laeysa Trofymchuck, 55 anni di origine ucraina. Immediato l’allarme che ha fatto accorrere sul posto i carabinieri di Longare e il medico legale, sebbene sia parso subito evidente che per la donna ormai non vi era niente da fare. Laeysa, residente in Italia dal 2004 con un figlio di 22 anni, è morta probabilmente per un fatale malore che l’ha stroncata lungo la strada che la portava al posto di lavoro. È alla Plast Time di Castegnero, la ditta dove la donna lavorava da dieci anni, che oggi i colleghi la ricordano come una lavoratrice dal carattere riservato. Sono loro a spiegare come il giorno prima del decesso, la donna fosse stata accompagnata a casa per un leggero malore, prima della fine del turno. Nulla però faceva presagire il tragico epilogo di ieri. Difficile al momento del rinvenimento del corpo in strada, risalire alle generalità, in quanto era sprovvista di documenti. È stato un collega di lavoro, allarmato per l’assenza della donna in concomitanza con le notizie che arrivavano da Villaganzerla, a favorirne l’identificazione. In paese, la donna era vista passare sempre con l’inseparabile bicicletta diretta al lavoro, mentre la sua vita era circoscritta a casa e figlio. La stessa titolare della Plast Time, Valeria Stefani, parla di una dipendente operosa e disponibile, dicendosi profondamente colpita. La stessa titolare poi, afferma che l’azienda si mette a disposizione per sostenere i costi del funerale, «conoscendo le difficoltà della famiglia e quelle del giovane figlio disoccupato». Il corpo trasportato all’Ospedale di Vicenza, è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria per le procedure medico-legali del caso. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

A.GR.

Suggerimenti