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Barbarano Mossano

I due amici travolti dalla valanga: sollievo per Riccardo, apprensione per Nicolò

A sinistra Nicolò Zavatta (disperso), a destra Riccardo Franchin (ferito)
A sinistra Nicolò Zavatta (disperso), a destra Riccardo Franchin (ferito)
A sinistra Nicolò Zavatta (disperso), a destra Riccardo Franchin (ferito)
A sinistra Nicolò Zavatta (disperso), a destra Riccardo Franchin (ferito)

La terribile tragedia consumatasi domenica pomeriggio nei pressi di Punta Rocca a causa del distacco di un seracco del ghiacciaio della Marmolada è seguita con grande apprensione dalla comunità di Barbarano Mossano visto il coinvolgimento nella disgrazia di due giovani escursionisti del paese. Si tratta di Riccardo Franchin, 27 anni, di Ponte di Barbarano, rimasto solo miracolosamente ferito e ricoverato in condizioni non preoccupanti all’ospedale Santa Chiara di Trento, e di Niccolò Zavatta, 22 anni, di Ponte di Mossano, che figura invece purtroppo tra i dispersi. 

Un’escursione programmata da tempo, quella affrontata dai due amici legati dalla passione per la montagna, partiti sabato mattina aggregandosi nell’Alto Vicentino a una guida alpina e a una quarta persona per poi affrontare assieme domenica l’escursione ai piedi della Marmolada. Tutto stava procedendo senza problemi quando alle 13.30 si è scatenato l’ imponderabile. 
A ricostruire la terribile esperienza vissuta da Riccardo è il papà Mario Franchin accorso ieri mattina all’ospedale trentino dopo essere stato rassicurato nel pomeriggio di domenica dai medici sulle condizioni del figlio. «Riccardo appena si è reso conto che stava succedendo qualcosa di grave udendo quel boato assordante ha cominciato a correre d’istinto mettendosi quasi al sicuro da quella terribile valanga di ghiaccio, neve e roccia, anche se un masso l’ha colpito all’addome - spiega l'uomo -. Mio figlio ha subito perso i sensi per riprendersi poco dopo, guardandosi in giro confuso non vedendo nessuno attorno a sé; ha poi raggiunto un vicino rifugio grazie all’aiuto di un soccorritore. È stato un miracolo, come mi hanno ripetuto i medici, in quanto le sue condizioni sono ora del tutto stabili con tagli ed escoriazioni ovunque». 

Se in via Foscolo (laterale di via Ponte) dove Riccardo Franchin, ingegnere, iscrittosi da poco al Cai noventano, abita con i genitori e un fratello minore si è tirato un comprensibile sospiro di sollievo, una cappa di grande apprensione è calata invece in via della Conciliazione a Ponte di Mossano dove Nicolò Zavatta risiede col papà Michele e la mamma Francesca e una sorella i quali si sono precipitati ieri mattina a Canazei per seguire le ricerche. Studente universitario a Padova, Nicolò Zavatta, che ha festeggiato lo scorso 18 giugno 22 anni, è un ragazzo dinamico con svariati interessi dalla musica al teatro, dalla montagna al ciclismo e lavora anche come cameriere per mantenersi agli studi. «Speriamo fortemente che sia ritrovato ancora in vita» commenta il sindaco Cristiano Pretto. 

Felice Busato

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