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Censiti gli alberi monumentali

La quercia alla chiesa vecchia.   L.Z.
La quercia alla chiesa vecchia. L.Z.
La quercia alla chiesa vecchia.   L.Z.
La quercia alla chiesa vecchia. L.Z.

Il Comune di Lonigo ha varato due provvedimenti per la tutela del patrimonio arboreo e del verde pubblico presenti in città. Il primo riguarda l’avvio di un censimento per individuare e catalogare gli alberi monumentali presenti nel territorio leoniceno. Per corrispondere ai requisiti di “monumentalità” un albero deve essere di alto fusto, isolato o inserito di formazioni boschive naturali o artificiali, ovunque ubicate, e possedere caratteristiche tali da essere considerato come raro esempio di maestosità e longevità, per età o dimensioni, o di particolare pregio naturalistico, per rarità botanica e peculiarità della specie. Fanno parte della categoria anche le piante legate ad eventi o memorie rilevanti dal punto di vista storico, culturale, documentario o delle tradizioni locali. Chi ritiene di aver individuato un esemplare corrispondente a queste caratteristiche può segnalarlo all’ufficio protocollo del municipio oppure inviarla per mail a ecologia@comune.lonigo.vi.it. La seconda iniziativa ecologica è stata adottata dall’ultimo consiglio comunale con il logo “Di sana pianta” e consiste in un regolamento di difesa del verde urbano pubblico e privato. In particolare, il documento detta “le disposizioni volte a tutelare il patrimonio arboreo e arbustivo pubblico e privato e a disciplinare l'uso e la fruizione degli spazi verdi, edificati e non, nell'ambito urbano e delle frazioni”. La delibera comunale si ispira “al riconoscimento dell'importanza vitale che il verde riveste nel territorio urbanizzato come componente fondamentale del paesaggio e come bene da tutelare e conservare, sia per il benessere delle persone, che per la salvaguardia dell'ambiente presente e futuro”. La zona di controllo si estende a ogni parte della città, dai giardini comunali ai parchi gioco, dagli spazi verdi a uso pubblico pertinenti agli edifici di proprietà comunale, ma comprende anche le aree private incolte destinate a standard pubblico e rogge, siepi e filari di campagna. Un capitolo del regolamento prevede l’attività di vigilanza e l’emissione di sanzioni per i trasgressori. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

L.Z.

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