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Albettone

A 24 anni muore
di leucemia
come il padre

Simone Omenetto, 24 anni
Simone Omenetto, 24 anni
Simone Omenetto, 24 anni
Simone Omenetto, 24 anni

ALBETTONE. Una leucemia rivelatasi incurabile, contro la quale ha combattuto con grande forza fino all’ultimo. Si è spento lunedì scorso, all’ospedale San Bortolo di Vicenza, a soli 24 anni, Simone Omenetto, il giovane di Albettone che lascia nella disperazione l’adorata mamma Giulietta Crescenzio, di 57 anni, e i fratelli maggiori Luca, 34 anni, e Gessica, 30 anni.

Un tragico epilogo, consumatosi per un cinico destino nello stesso reparto di oncologia e nello stesso giorno, il 9 novembre, del funerale avvenuto sedici anni fa del papà Giacomo. Il genitore era stato sconfitto a soli 42 anni dalla stessa malattia che aveva colpito Simone un anno e mezzo fa, mentre era alla ricerca di una nuova occupazione. Il ragazzo aveva vissuto una giovinezza caratterizzata da un contagioso entusiasmo e da grande senso dell’amicizia, come tanti suoi coetanei, facendosi stimare per le proprie qualità umane nelle diverse esperienze lavorative affrontate: da operaio nel laboratorio tessile di Albettone dove aveva lavorato il papà a cameriere, prima in un bar di Noventa e poi di Lonigo, collaborando anche con la discoteca “Sky Light” di San Bonifacio e infine come operaio, per sei mesi, alla Ve.Ca., sempre ad Albettone. La notizia della sua scomparsa ha subito profondamente colpito la piccola frazione di Lovertino, dove Simone abitava, in via Castello, assieme alla madre e alla sorella; la comunità aveva seguito con crescente apprensione l’evoluzione di una malattia rivelatasi purtroppo incurabile nonostante le continue sedute di chemioterapia a Vicenza.

«Ho fatto tutto il possibile per stargli vicino, alleviargli il dolore di questa malattia e sostenerlo per superare questa prova terribile, ma purtroppo tutto è stato inutile» -, è la frase ripetuta come un mantra, tra le lacrime e il senso di impotenza, dalla mamma Giulietta, piombata in un nuovo grande dolore dopo la scomparsa, sedici anni fa, del marito Giacomo. Una prova di forza che ha commosso il primo cittadino Joe Formaggio e i tanti conoscenti e vicini di casa recatisi in questi giorni a portare le proprie condoglianze in questo difficile momento.

«Ciao piccolo angelo, ora sei assieme a papà, siete i mie angeli custodi», ha scritto su Facebook la sorella Gessica, la quale si è chiusa nel proprio grande dolore. I familiari hanno espresso un profondo ringraziamento al personale medico e infermieristico del reparto di oncologia per le amorevoli cure prestate a Simone.

«Un maledetto tumore dopo quello del papà che colpisce un ragazzo nel pieno della sua giovinezza, un male contro il quale ha lottato come un leone fino all’ultimo, è un nuovo grande lutto che colpisce quest’anno Albettone dopo la scomparsa del tredicenne Alex Rampazzo» -, sottolinea il sindaco Formaggio, che nel proprio profilo Facebook ha lasciato un toccante messaggio di addio a Simone a nome di tutto il paese. L’ultimo, commosso saluto a Simone sarà dato oggi pomeriggio, alle 15, nella chiesa di Lovertino, dove sono previste le esequie.

Felice Busato

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