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venerdì 12 agosto

In prima nazionale l’omaggio di Slowmachine a Taffarel

(Valstagna) Prende il titolo proprio da quel bellissimo e storico documentario di Giuseppe Taffarel, Fazzoletti di terra, il nuovo lavoro della compagnia bellunese Slowmachine, che debutta in prima nazionale venerdì 12 agosto alle 21 presso il Giardino della Biblioteca di Valstagna. L’appuntamento, coprodotto dal Festival, è inserito nel cartellone di Operaestate, e realizzato in collaborazione con il comune della Valbrenta.

Slowmachine, con Rajeev Badhan firma un omaggio al documentarista Giuseppe Taffarel originario di Vittorio Veneto, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita.
La sua capacità di osservare la vita, collegando la storia del singolo alla grande storia dell’uma­nità, emerge dai suoi in corti, piccole perle nella storia del cinema.
Come Fazzoletti di terra, (1962) capolavoro neorealista, riconosciuto a livello mondiale, ambientato proprio a Valstagna, in cui racconta il logorante lavoro di due contadini, per i quali, l’unico modo di sopravvivere è strappare a mani nude fazzoletti di terra alla montagna, scavando tra i massi per conquistare terreno da coltivare. Si tratta di una coppia di mezz’età che non si concede un solo giorno di vacanza; lavorando così da sempre, senza respiro, in solitudine.
Taffarel lascia molto spazio alle azioni dei due personaggi, seguendoli da vicino con un unico obiettivo: cogliere le loro vite in flagrante.
Il filmato riporta ad un periodo storico particolare del nostro Paese, che deve rialzarsi dal conflitto mondiale. Taffarel, attraverso i documentari, parla di un Paese messo in ginocchio dalla Guerra, costretto a trovare le forze per ristabilire il benessere

Le ultime parole del documentario recitano così: “All’inizio quando abbiamo avvicinato questi due contadini mentre spaccavano le pietre li avevamo guardati solo sotto il profilo umano ed economico, erano così isolati dal mondo che parevano al di fuori di tutto. Avevamo dimenticato che anch’essi fanno parte di noi, che sono parte attiva della nostra storia”.

Rajeev Badhan prosegue quindi la sua ricerca sulle rela­zioni tra teatro e cinema documentario, indagando, attra­verso la figura di Taffarel, anche i luoghi da lui narrati.

RAJEEV BADHAN  è fondatore della compagnia Slowmachine nata nel 2012 come progetto artistico d’indagine sulla contaminazione delle arti con l’esigenza di creare un polo che racchiudesse in sé l’ideazione, la realizzazione e l’interazione di lavori teatrali e video. Nel 2016 SlowMachine vince il bando fUNDER35 per le imprese culturali under 35 con il progetto “Radici Nelle Dolomiti”.

In caso di maltempo lo spettacolo si terrà presso il teatro parrocchialle di Valstagna

Info: Biglietteria Operaestate Festival, via Vendramini, 35 tel. 0424 524214 – www.operaestate.it

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