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Zii e parenti con il bimbo Evitare le esagerazioni giova a mamma e papà

«Ciao gìa». Chi non si è mai sciolta ascoltando la vocina del proprio nipote che la saluta dolcemente al telefono? Gli zii sono figure importantissimi nella vita di un bambino, che si tratti di parenti veri o “onorari”. Ma non sempre la loro presenza o il loro intervento è opportuno e a volte si rischia di diventare invadenti, mettendo mamma e papà in grossa difficoltà. Cosa fare, allora, per cercare di prevenire i problemi e, dall’altra parte, per non risultare inopportuni e creare imbarazzi? In primis è importante che i ruoli siano chiari fin da subito: mamma e papà sono i genitori; nonni e zii sono importanti ma sono figure ben distinte. Quindi se amano passare del tempo con il bimbo evitiamo sin dal principio di creare confusione. Questo deve partire già dal concepimento. Soprattutto se fratelli o sorelle hanno già figli, infatti, è facile che dopo il lieto annuncio si buttino anima e corpo nella nuova situazione, prodigandosi in consigli. Discorso simile per l’amica del cuore, soprattutto se già mamma. Ricordiamoci che è un momento nostro, da vivere intimamente, quindi benissimo la vicinanza, ma teniamo spazi per noi. Quando il bimbo è nato cerchiamo di programmare le visite, per evitare di trovarceli in casa a sorpresa ad ogni ora del giorno, anche in momenti poco consoni, magari quando abbiamo appena addormentato il piccolo e vogliamo riposare. Allo stesso modo non assecondiamo ogni richiesta: se abbiamo altri programmi, o semplicemente vogliamo riposarci ringraziamo della gentilezza ma decliniamo. Se ha buon senso capirà. Se è recidivo, spieghiamogli che quella sera abbiamo programmato un momento in famiglia e proponiamo un’alternativa, magari di passare assieme la domenica pomeriggio. In questo modo dovremmo far passare il messaggio che la loro presenza è importante, ma che il nucleo famigliare non li comprende. Se proprio non vogliono cogliere è bene che ad affrontarli e cercare di chiarire le cose nei giusti modi sia il parente diretto, in modo da non incrinare – o farlo il meno possibile - il rapporto tra cognati ed evitare che si trovi tra l’incudine e il martello. Qualche consiglio anche per gli zii: non imporsi, né con la presenza né con i consigli. Se sono graditi bene, altrimenti meglio soprassedere. È bello e giusto offrirsi di dare una mano ma chiediamo cosa possiamo fare per loro e concordiamo modi e tempi. Ce ne saranno grati. Quando sarà più grandino, mai e poi mai andare contro le regole dei genitori. Chiediamo a loro prima di prendere ogni iniziativa e se il piccolo ci chiede qualcosa a cui sappiamo che sarebbero contrari non diamogli corda per sembrare gli “zii buoni”. Infine, in momenti di conflitto con mamma e papà, avrà bisogno di una persona terza con cui sfogarsi e cui chiedere consiglio: offriamo la nostra spalla, ma non mettiamoci mai in contrapposizione ai genitori. Facciamo da tramite senza che questo possa essere interpretato come un “tradimento” da parte sua e questa fiducia sarà preziosissima anche quando sarà grande. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

M.E.B.

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