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Nella belga Anversa
un “diamante”
firmato Zaha Hadid

Da qualche giorno un nuovo edificio domina lo skyline di Anversa, nel Belgio fiammingo: si tratta della nuova Port House, un centro direzionale con 500 dipendenti che porta la firma prestigiosa dell’architetto Zaha Hadid, di origine irachena, morta lo scorso 31 marzo a 66 anni. L’edificio consiste in due entità: il recupero della storica caserma dei vigili del fuoco e un nuovo corpo in vetro che si caratterizza per un gioco costante e variabile di luce riflessa. All’interno trovano spazio i nuovi uffici direttivi delle autorità portuali, che possono godere di un' ampia vista del porto, che si spalanca fino ai docks e agli ormeggi. Anversa infatti è il secondo porto d’Europa per movimenti: attraccano qui quindicimila navi cargo e sessantamila imbarcazioni.

La Port House di Zaha Hadid è destinata a diventare una nuova icona del nel quartiere ‘t Eilandje, già sede di altri innovativi progetti architettonici (come l’avveniristico MAS) e da qualche anno quartiere di tendenza.

I lavori hanno preso il via nel settembre 2012. Grazie alla struttura in vetro, collocata in posizione asimmetrica al di sopra della corte centrale dell’edificio storico, la luce penetra fino al cuore dell’edificio. Ad articolare la multiforme e cangiante “pelle” del volume, sono i pannelli di forma triangolare, in vetro trasparente e alluminio riflettente, variamente inclinati, pensati per riverberare la luce e le forme presenti nell’ambiente circostante durante il giorno, e per trasformare, di notte, la struttura in un “cristallo luminoso”. E’ anche un omaggio all’industria dei diamanti di cui Anversa è capitale mondiale.

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