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Marostica indossa
il sogno di Yoko Ono
alla partita a scacchi

Sulla scacchiera di Marostica scende in campo Yoko Ono. Lo farà dal 9 all’11 settembre con un’opera da lei firmata, alle tre serate-spettacolo che riproporranno la partita a scacchi con 600 figuranti nella cittadina murata. L’artista Yoko Ono, 83 anni, che fu moglie di John Lennon, è sempre stata un’accanita giocatrice di scacchi come i Beatles, e già nel 1966 creò una scultura intitolata "Play it by trust" (Giocaci con fiducia), in cui i pezzi della scacchiera erano tutti di colore bianco, un inno alla pace, alla non contrapposizione. La stessa scacchiera bianca è stata riprodotta in formati più grandi altre volte, non ultima dall’azienda Zanchetta di Pove che nel 2007 ne realizzò una versione in marmo destinata ad una stanza del museo di Santa Caterina a Treviso. Nel 2015 l’artista ha firmato una app per giocare a scacchi in cui al posto delle figure tradizionali ci sono i cani. Non poteva che approdare a Marostica la giapponese Yoko su invito della Fondazione Bonotto, da un’idea dell’artista locale Marco Chiurato che due anni fa coprì provocatoriamente la scacchiera con una maxi tela che riproduceva il gioco della tria. L’imprenditore Luigi Bonotto con la sua fondazione è uno dei maggiori collezionisti al mondo del movimento Fluxus ed amico di Yoko Ono, già sua ospite nella casa di Bassano: l’invito per un’azione a Marostica è partito qualche mese fa, l’artista lo ha raccolto e si tradurrà in stoffa per una nuova puntata di “Dream”, la parola-installazione che dal 2009 è già comparsa a Bologna, Mestre, Milano, Padova, Roma, Venezia e Verona e non ultimo il lungo Brenta a Bassano. N.M.

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