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Non solo vignette
Il mondo ironico
di Ugo Guarino

Montanelli: «Sua la pagina sottotitolata per non leggenti»

Le sue vignette erano attese giorno dopo giorno dai lettori della pagina di Lettere al Corriere del Corriere della Sera. Per decenni e sino al 2014, Ugo Guarino (1927), artista “produttore di immagini”, ha continuato ad essere l’ingenuo, dolce, tenero, perverso, oscuro redattore di una sorta di "pagina sottotitolata per non... leggenti" come venne definito in una ormai storica “Stanza” di Indro Montanelli.La mostra che il Comune di Trieste, città natale di Guarino, e la Fondazione Rizzoli Corriere della Sera gli dedicano (Museo Revoltella, fino all’11 ottobre) è un omaggio ad un uomo che, con il suo tratto, ha segnato molto di più che la cronaca su un importante quotidiano.

Guarino, versatile autore, grafico, vignettista, pittore e scultore, è un artista entrato dentro la cronaca non limitandosi a registrarla e interpretarla ma contribuendo a fare Storia della cronaca stessa, come negli anni in cui, accanto a Franco Basaglia, contribuì a cancellare i manicomi e a dare vita alla rivoluzione culturale della Legge 180. Il Museo Revoltella gli rende omaggio individuando alcuni nuclei significativi: dai disegni sospesi “fra il surrealismo, la satira e la favola” che hanno incantato Dino Buzzati nei primi anni cinquanta alle sculture-robot create con gli scarti della civiltà tecnologica, per approdare alle caustiche vignette del Corriere della Sera. Sono state selezionate 200 opere di straordinaria qualità grafica, recuperate grazie alla catalogazione dell’Archivio Fondazione Corriere della Sera e alle collezioni private e pubbliche. Mostra a cura di Silvia Magistrali e Francesca Tramma.

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