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Marostica al voto

Matteo Mozzo: «Cantieri per lo sviluppo e incentivi per le famiglie»

A caccia del bis dopo 5 anni senza commissari
Il candidato uscente: Matteo Mozzo, 33 anni
Il candidato uscente: Matteo Mozzo, 33 anni
Il candidato uscente: Matteo Mozzo, 33 anni
Il candidato uscente: Matteo Mozzo, 33 anni

Perché la sua ricandidatura?
Siamo un gruppo fortemente coeso. Dopo due commissariamenti consecutivi, con noi Marostica ha avuto finalmente un governo stabile per cinque anni. E ripresentiamo con orgoglio gli stessi candidati consiglieri, a parte un paio che hanno rinunciato per motivi di famiglia.

Quindi saranno gli stessi anche gli assessori?
Parlo solo di un esterno: se sarò confermato, manterrò Enzo Colosso al bilancio, ha fatto un grande lavoro. Ma non abbiamo ancora vinto.

Ritorna la sfida con Santini.
C'è stima reciproca, facciamo entrambi parte del consiglio provinciale. Solo, mi stupisce un po' che in una città di 14mila abitanti la controparte politica non sia riuscita a esprimere un nome diverso.

Come pensa sia cambiata Marostica sotto la sua guida?
È diventata assai più dinamica. Dopo anni di immobilismo sono partiti parecchi cantieri. Per lo sviluppo abbiamo portato a casa 7 milioni e 366mila euro di contributi, due volte e mezzo quelli dei nostri predecessori, abbassando l'indebitamento per abitante.

L'opposizione dice: bella forza, con il Pnrr...
L'unica volta che ho perso le staffe in consiglio comunale è quando ho sentito dire che era tutta fortuna. Credo invece che ci vogliano abilità e capacità di guadagnare fiducia.

Cosa promette per l'immediato futuro?
A luglio sarà pronto il teatro Politeama, riaperto dopo quasi vent'anni. Entro dicembre partirà il cantiere dell'ex ospedale con un centro innovativo per i malati di decadimento cognitivo.

Altri lavori?
La viabilità in via Panica. L'estenzione delle fognature. Poi il nuovo palazzetto dello sport, dove ci siamo consorziati con progetti di Colceresa e Pianezze ottenendo più punteggio nel bando. Il Museo degli scacchi, che porterà indotto. La scuola montessoriana a Vallonara.

Non si vive però di soli cantieri.
Infatti proprio la scuola è il primo passo di un progetto che mira a incentivare le giovani coppie a prendere o mantenere la residenza a Marostica. Daremo sempre più servizi nel campo dell'istruzione e dell'aiuto ai genitori con preaccoglienza a scuola più spinta, aiuto compiti, collegamenti alle attività sportive, integrando il tutto in modo da garantire recupero di tempo e possibilità di stare in famiglia: cose fondamentali che mancano alla società d'oggi.

Molti contestano lo spostamento della stazione delle corriere.
Nel 2007 ero in piazzale Trento a Bassano quando uno studente è morto investito da una corriera in manovra nella calca. Dopo quell'episodio spostarono la stazione dei bus. Qui, davanti alle mura si creavano caos e pericoli. La nuova stazione è più decentrata ma a norma per tutte le categorie deboli. Ed è la prima con le caratteristiche necessarie a ospitare i futuri bus elettrici. In più, sarà strategica per il collegamento tra impianti sportivi e scuole. Comunque faremo punti di fermata e scarico a ridosso delle mura.

A Marostica la Pro loco ha una potenza pari quasi a quella del sindaco. Come sono i rapporti?
Sono stato volontario lì per anni, è sempre stata al servizio della città. Con me ha trovato una sede stabile per trent'anni senza affitto. E oltre che dal Museo degli scacchi, nuovo impulso verrà anche dall'apertura al pubblico del camminamento di ronda, per il quale stiamo studiando un biglietto unico con Cittadella. 

Alessandro Comin

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