«Poco più di due mesi fa, esattamente il 17 aprile, con la tua solita generosità mi hai telefonato per chiedermi come stavo dopo l’incidente con il fuoco e ci siamo salutati con una tua battuta in dialetto romagnolo: "Burdel, basta zughè cun e fog..." (ragazzo, basta giocare col fuoco, ndr).
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