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Aveva 78 anni

È morta Raffaella Carrà, la regina della televisione italiana

Addio a Raffaella Carrà

È morta Raffaella Carrà, aveva 78 anni. «Raffaella ci ha lasciati. È andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre». Con queste parole Sergio Iapino dà il triste annuncio unendosi al dolore degli adorati nipoti Federica e Matteo, di Barbara, Paola e Claudia Boncompagni, degli amici di una vita e dei collaboratori più stretti.

 

Raffaella Carrà si è spenta alle ore 16.20 di oggi, lunedì 5 luglio, dopo una malattia che da qualche tempo aveva attaccato quel suo corpo così minuto eppure così pieno di straripante energia. Una forza inarrestabile la sua, che l’ha imposta ai vertici dello star system mondiale, una volontà ferrea che fino all’ultimo non l’ha mai abbandonata, facendo si che nulla trapelasse della sua profonda sofferenza. L’ennesimo gesto d’amore verso il suo pubblico e verso coloro che ne hanno condiviso l’affetto, affinché il suo personale calvario non avesse a turbare il luminoso ricordo di lei. Donna fuori dal comune eppure dotata di spiazzante semplicità, non aveva avuto figli ma di figli - diceva sempre lei - ne aveva a migliaia, come i 150mila fatti adottare a distanza grazie ad "Amore", il programma che più di tutti le era rimasto nel cuore.

 

Le esequie saranno definite a breve. «Nelle sue ultime disposizioni, Raffaella ha chiesto una semplice bara di legno grezzo e un’urna per contenere le sue ceneri. Nell’ora più triste, sempre unica e inimitabile, come la sua travolgente risata. Ed è così che noi tutti vogliamo ricordarla. Ciao Raffaella».

 

La Raffa nazionale sorprende anche nell'addio

 

ICONA DELLA TV. Raffaella Carrà, all’anagrafe Raffaella Pelloni, nasce a Bologna il 18 giugno 1943. Debutta artisticamente nel cinema negli anni Sessanta, ma è dalla televisione che otterrà la grande popolarità. Protagonista e conduttrice di numerosi spettacoli di successo, affianca alle partecipazioni televisive la realizzazione di canzoni di notevole riscontro commerciale, soprattutto sigle di trasmissioni TV e brani presentati in programmi televisivi.

Nella stagione 1969-1970 arriva il successo televisivo, nello spettacolo Io, Agata e tu (con Nino Taranto e Nino Ferrer), in cui Carrà lanciava un nuovo stile di showgirl, scattante e moderna. Nell’autunno dello stesso anno fu al fianco di Corrado in Canzonissima, dove dà scandalo per l’ombelico scoperto mostrato nella sigla d’apertura Ma che musica maestro!, Che raggiunge le vette delle classifiche, vendendo 200.000 copie. Gli indici di gradimento e di ascolto toccano livelli inaspettati, consacrando Raffaella come la nuova stella dello spettacolo italiano. Visti i soddisfacenti esiti dell’anno precedente, la Rai decide di riconfermare la stessa coppia di conduttori anche per la nuova edizione del programma. Infatti nel 1971 è di nuovo a Canzonissima, dove vede entrare in classifica tre singoli: la sigla Chissà se va, Maga Maghella (destinata al pubblico infantile) e il celebre Tuca tuca, con annesso balletto. Quest’ultimo dalla terza puntata del programma venne censurato dalla Rai per via della coreografia giudicata troppo audace e provocatoria. Solo dopo l’esibizione insieme con Alberto Sordi, il ballo superò le censure e le polemiche iniziali, diventando un autentico fenomeno popolare. È dello stesso anno il primo album pubblicato dalla cantante, Raffaella, pubblicato sull’onda del grande successo di Canzonissima 1970 e di quello personale della vedette. Contiene Ma che musica maestro, sigla del programma. Nello stesso anno pubblicò un altro album di successo, Raffaella Carrà, contenente anche il brano Borriquito, primo successo sul mercato latino. 

Sull’onda del grande successo della trasmissione, pubblicò l’album Milleluci, composto prevalentemente da cover. Nello stesso anno presenta la sua terza Canzonissima, questa volta condotta in solitaria, dove inoltre duetta con Topo Gigio nel brano dedicato ai bambini Strapazzami di coccole. Nello stesso anno pubblica l’album Felicità tà tà, contenente oltre al brano omonimo, sigla della sua terza Canzonissima, uno dei suoi maggiori successi, il brano disco-music Rumore. L’album riscosse un ottimo successo in Italia, dove si aggiudicò il disco di platino, e buoni riscontri anche all’estero, aggiudicandosi diversi dischi d’oro. Tra il 1975 e il 1980 si fa conoscere in Spagna, e il successo delle sue canzoni portò TVE a offrirle nel 1976 una monografia, La hora de Raffaella Carrà (puntata della serie La hora de...), Grazie alla quale divenne popolare presso il pubblico iberico.

Dopo il periodo passato alla Fininvest, dai primi di gennaio del 1990, Raffaella Carrà ritorna in Rai. Il suo nuovo show si intitola Raffaella Venerdì, Sabato e Domenica... E saranno famosi, programma in onda il venerdì in prima serata e il sabato e la domenica dalle 12:00.

Nel giugno del 1990, con Gigi Sabani, è la conduttrice di Cuando Calienta el sol, programma televisivo in due puntate in onda dall’Italia e dalla Spagna. Assieme a Johnny Dorelli, nel 1991, conduce il varietà del sabato sera di Raiuno, Fantastico 12, che ospita Roberto Benigni che simula un amplesso con la conduttrice. Alla fine del 1995 torna su Rai 1 con Carràmba! Che sorpresa. Nel programma, inventato insieme a Sergio Japino e Brando Giordani. Nel 2001, affiancata da Piero Chiambretti, Enrico Papi, Megan Gale e Massimo Ceccherini, presenta la 51^ edizione del Festival di Sanremo. Nel 2004 condusse il programma Sogni, nel quale, rivisitando Carràmba! Che sorpresa, si concentra sulla possibilità di realizzare i sogni degli italiani e nel 2006 Amore, replica di un esperimento riuscito in TVE (Contigo), dedicato alle adozioni a distanza. A febbraio 2013 diventa uno dei coach, insieme a Noemi, Piero Pelù e Riccardo Cocciante, nel programma The Voice of Italy, talent show musicale di Rai 2, condotto da Fabio Troiano e Carolina Di Domenico. Nella stagione televisiva 2014-2015 tornò su Rai 1 con un nuovo talent-show, chiamato Forte forte forte, che riprendeva il titolo di una delle canzoni più note della stessa Carrà, (anche questa remixata da Bob Sinclar), andato in onda in prima serata ogni venerdì dal 16 gennaio al 13 marzo 2015. Il 30 novembre 2018 è uscito l’album natalizio Ogni volta che è Natale, che rappresentava il grande ritorno discografico dell’artista a distanza di cinque anni dal suo ultimo lavoro in studio (Replay - The Album) e il ritorno sulla scena televisiva dopo due anni di assenza, come ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa e da Carlo Conti a Un Natale d’Oro Zecchino.  

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