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Il danno

Le "carezze" dei turisti lasciano il segno: un altro buco sul seno di Giulietta

Apparso sul seno destro, quello toccato da migliaia di turisti come gesto beneaugurante. Era stata sostituita nel 2014
Il buco sul seno di Giulietta
Il buco sul seno di Giulietta
Verona, troppe carezze degli innamorati: "bucata" la statua di Giulietta

È quotidianamente attorniata da centinaia, spesso migliaia, di visitatori e turisti. Per vederla e scattare una foto con lei, uomini, donne, bimbi, innamorati giovani e vecchi arrivano da ogni parte del mondo. E la maggior parte di loro non rinuncia alla palpatina di rito. Un gesto beneaugurante che ha, di nuovo, lasciato il segno. Più precisamente, il buco.

 

L’inconveniente

La statua di Giulietta, proprio sul gettonatissimo seno destro, lievemente di lato, ha un foro. È un’apertura di qualche millimetro, apparentemente l’unica per ora. Ma si tratta di un danno destinato ad allargarsi e accaduto a dieci anni di distanza dalla «nascita» della nuova Capuleti.

Quella nel Cortile del celebre Balcone è infatti la copia, identica, dell’originale: la vecchia, all’interno della quale in fase di rimozione vennero trovati centinaia di bigliettini e messaggi d’amore, è custodita poco distante, all’interno della Casa museo. La statua era stata sostituita, dopo un dibattito durato parecchi mesi e varie valutazioni sulla soluzione da intraprendere, proprio a causa dei buchi sul bronzo; allora più d’uno e più evidenti, sul seno e sull’avambraccio. C’erano voluti circa quarant’anni perché il bronzo cedesse al logorio e ai danni che l’acidità del sudore delle mani, insieme alla continua pressione fisica sul materiale, a forza di dai e dai, bucherellassero il bronzo della statua.

Opera della scultore nogarese Nereo Costantini, si trovava nel cortile dal 1972, commissionata dal Lions Club di Verona, ora Lions Club Verona Host. L’intervento di Tamassia Nell’ottobre del 2013, 41 anni dopo, fu l’allora presidente del club di Giulietta, Giulio Tamassia, ad accorgersi del problema e a lanciare l’allarme. Subito si aprì la discussione pubblica su come salvare la bella Giulietta e dopo qualche rattoppo poco elegante, venne deciso di forgiare la nuova statua che trova posto nel Cortile dal 2014.

 

Tempo di valutazioni

Ad inaugurarla, nel giugno del 2014, l’allora sindaco Flavio Tosi, insieme tra gli altri al titolare della Fonderia Brustolin che ha realizzato l’opera e lo scultore Novello Finotti, maestro di fama internazionale, che fu allievo di Costantini. L’intervento costò circa 15mila euro, finanziato dalla Società Cattolica Assicurazioni.

La «durata» stimata della nuova statua, era stato ipotizzato nei giorni dell’inaugurazione, era di una cinquantina d’anni eppure a distanza di dieci sembra già mostrare segni di cedimento. Se tra le cause possa aver influito l’aumento esponenziale dei flussi turistici degli ultimi anni, è presto per dirlo. Di certo seguiranno valutazioni e analisi. E potrebbe riaccendersi anche il dibattito che, all’epoca, aveva chiamato in causa l’opportunità o meno di lasciare a turisti e innamorati la possibilità di toccare – e dunque alla lunga inevitabilmente compromettere – l’integrità della statua.

Nel 2013 vinse il fronte del “sì” alla palpatina beneaugurale, gesto che tra l’altro è recentemente finito di nuovo sotto i riflettori dell’opinione pubblica. Un dirigente scolastico toscano in visita a Verona in una lettera aperta, ripresa dal tg satirico “Striscia la notizia”, aveva etichettato il gesto come un chiaro, e becero, esempio di sessismo. Un punto di vista che sollevò polemiche per alcuni giorni ma che non trovò poi molto seguito. Almeno non dalle migliaia di persone che continuano a fare tappa nel Cortile dell’eroina Shakespeariana anche per la foto ricordo con mano sul seno.

 

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Ilaria Noro

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