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Sanità

Il futuro della radiologia è qui. Ulss 7 azienda pilota in Veneto. Cosa cambierà per medici e pazienti

Rivoluzione nel sistema di gestione di immagini e referti. La Regione ha investito 27 milioni di euro.
Dall'Ulss 7 Pedemontana parte la nuova era della gestione dei referti di radiologia in tutto il Veneto (Foto CECCON)
Dall'Ulss 7 Pedemontana parte la nuova era della gestione dei referti di radiologia in tutto il Veneto (Foto CECCON)
Dall'Ulss 7 Pedemontana parte la nuova era della gestione dei referti di radiologia in tutto il Veneto (Foto CECCON)
Dall'Ulss 7 Pedemontana parte la nuova era della gestione dei referti di radiologia in tutto il Veneto (Foto CECCON)

Parte dall'Ulss7 la rivoluzione tecnologica del sistema veneto per la gestione delle immagini e dei referti di radiologia. Un investimento di oltre 27 milioni di euro, provenienti da fondi Pnrr, che la Regione ha destinato al progetto che vede apripista proprio l'Azienda Pedemontana, con gli ospedali di Asiago, Bassano e Santorso e i servizi di radiologia territoriali di Thiene e di Schio.

Dal 16 gennaio, gli studi radiologici effettuati su tutti i pazienti dei due distretti negli ultimi 20 anni (oltre 4,5 milioni di esami) sono stati riuniti in un unico cloud e sono quindi consultabili da parte di professionisti e pazienti semplicemente accedendo ai singoli fascicoli sanitari. Un percorso iniziato lo scorso maggio e conclusosi a gennaio con la formazione dei 172 dipendenti, tra medici, tecnici, infermieri e personale sociosanitario. Entro il 2025 il nuovo sistema verrà esteso anche alle altre Ulss della regione.

«La prima conseguenza - spiega il dottor Calogero Cicero, direttore dell'Unità operativa complessa degli ospedali di Bassano e Asiago - è che i pazienti che dovranno spostarsi da un ospedale all'altro non dovranno più portare con sé immagini e referti, che saranno direttamente accessibili per gli specialisti. Questa innovazione renderà anche più immediata la teleconsulenza e la telerefertazione con firma digitale. Inoltre la formazione del personale è stata effettuata senza gravare sullo smaltimento delle prestazioni arretrate del settore». «L'importante investimento della Regione - sottolinea il direttore generale Carlo Bramezza - non solo cambierà il modo in cui i cittadini accederanno ai propri esami radiologici, ma anche il modo stesso di lavorare nei nostri ospedali, creando sinergie e collaborazioni molto più strette, migliorando l'efficienza interna e la produttività, con benefici sulla riduzione delle liste di attesa».

Il nuovo sistema Ris-Pacs non riguarda soltanto l'archiviazione e la condivisione degli esami radiografici, ma anche l'utilizzo di programmi di ricostruzione che consentono diagnosi sempre più accurate, ad esempio nell'ambito degli esami dell'apparato cardio-vascolare e polmonare. «Sono tante le innovazioni garantite da questo importante investimento. È prevista anche l'attivazione di un'unica piattaforma trasfusionale che permetterà di effettuare le donazioni di sangue in tutto il Veneto a prescindere dall'Ulss di appartenenza - commenta l'assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin -. L'utilizzo dell'intelligenza artificiale, come nel caso del supporto alla diagnosi del tumore mammario, è una grandissima opportunità, che deve sempre essere accompagnata dal capitale umano dei professionisti».

Federica Augusta Rossi

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