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Moda e tendenze

Voglia di partire? Ecco quale valigia scegliere e come fare per farci entrare tutto

Meteo a parte, tutti pensiamo alle future vacanze estive, mare o montagna le mete  più ambite. La cosa più difficile resta pero’ cosa mettere in valigia e soprattutto quale scegliere per il proprio viaggio. La valigia simbolo di viaggio, come quello a piedi da Anchay- Francia  a Parigi nel 1837 di Luis per diventare apprendista imballatore e fabbricante di valigie, fondando  nel 1854 la Mason Vuitton. A fine 800 il monogramma era già un simbolo di unicità  e il baule Vuitton rivoluzionario oggetto che poteva trasportare il proprio guardaroba senza disfare le valigie (ancora oggi sogno di tutti) un must per la aristocrazia europea. Savoir-faire insuperabile, icona di stile e contenitore di ricordi. Inimitabile il The library trunk  ideato per Hemingway nel 1927 recuperato nei sotterranei del Ritz a Parigi. Passano i decenni, ma la magia della scoperta che alimenta un viaggio resta, i bauli mantengono memorie e diventano oggetti di culto vintage dai 18000 mila euro in su da esporre in salotto come per Ferragni-Fedez, mentre lo stile smart business cambia.

Sempre meno impicci, vacanze mordi e fuggi, sempre più regole per chi viaggia. Poche le regole importanti  da seguire per la valigia perfetta. La croma degli abiti. Individuate una cromai colore che si adatta alla situazione  ed in base a quella scegliete pochi capi. Accappatoi e asciugamani in microfibra sono leggeri e perfetti. Utili anche come telo mare. O plaid in un pic-nic in un prato. E per ultimo  come piegare i vestiti, arrotolateli sempre come fate in palestra nella sacca; sacca must have la keepall. La Keepall di Vuitton da uomo non ha età, e la Trolley Horizon la più vezzosa. Out la Carpisa e super la American Tourister. Eastpak Tranverz più comoda, Mujo to  go la giapponese  con le ruote silenziose la più funzionale.
Ma se scegliere la valigia può sembrare semplice, “farla” talvolta diventa una vera e propria sfida.

Et voilà, le regole (quasi) universali e tutto quello che non deve e non può mancare: pantaloni e jeans fanno da fondo e non si stropicciano. Beauty e medicinali vanno usati come tappabuchi. Piccolo consiglio: guadagnate spazio ed evitate le grinze! Le t-shirt vanno arrotolate. Must have: camicia bianca lui, abito nero per lei. Un libro di Joel Dicker in mano. E la valigia è pronta a regola d’arte senza dimenticare che ogni viaggio si vive tre volte: quando lo sogni, quando lo vivi e quando lo ricordi. Per la beauty routine portate tutte confezioni travel, Estetista Cinica docet.
 

Vinicio Mascarello

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