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L'irresistibile "chiamata alle armi"
dell'avvocato dei poveri Obama

Barack Obama ha vinto anche grazie a una grande mobilitazione di fan e volontari che hanno partecipato alla lunga e faticosa campagna elettorale Usa
Barack Obama ha vinto anche grazie a una grande mobilitazione di fan e volontari che hanno partecipato alla lunga e faticosa campagna elettorale Usa
Barack Obama ha vinto anche grazie a una grande mobilitazione di fan e volontari che hanno partecipato alla lunga e faticosa campagna elettorale Usa
Barack Obama ha vinto anche grazie a una grande mobilitazione di fan e volontari che hanno partecipato alla lunga e faticosa campagna elettorale Usa

“Se lì fuori ci fosse qualcuno che ancora dubiti che l’America sia un posto dove qualsiasi cosa sia possibile; qualcuno che si chieda se il sogno dei nostri padri fondatori sia vivo ai tempi d’oggi; qualcuno che metta in discussione il potere della nostra democrazia, stanotte è arrivata la risposta”.

Non ricordo di aver mai provato un’emozione del genere in vita mia. Un senso di sublime gioia, incredulità, speranza e realizzazione. “YES, WE DID IT!”, si ce l’abbiamo fatta!!“. Tra urla e stappi di bottiglia, esausta mi lasciai cadere sul divano e proprio mentre tra le lacrime cercavo di capire veramente il senso di quelle parole per la mia vita, la mia famiglia, i miei amici, gli Stati Uniti e il mondo intero, Liz mi batte’ la spalla e mi disse “Grazie per tutto quello che hai fatto! Grazie per aver contribuito a questa vincita storica”.

La rivoluzione nasce da una persona, da un piccolo gruppo, da una comunità costituita da diverse persone con una visione unica. E’ così che Barack Obama ha iniziato la sua carriera in politica; organizzando comunità nella citta’ adottiva di Chicago. La sua scalata nel mondo politico non è solo il risultato di una forte determinazione e carattere, ma di una forte ispirazione. Barack è un uomo che, pur avendo delle radici e un passato esotico, ha vissuto una vita di dilemmi e situazioni simili a qualsiasi americano medio. In lui si riconoscono quei milioni di persone che ogni giorno si battono per ottenere un posto al college, un’assicurazione medica o un lavoro.

Proprio per essere stato a contatto con gente comune, difendendo e organizzando i neri più poveri dei sobborghi, Barack è una figura politica reale. Lui incarna il concetto politico democratico che si basa nella rappresentanza del popolo. La sua intelligenza e ottimismo hanno avuto il potere di richiamare in ognuno di noi la voglia di cambiamento attraverso l’azione. Ed è così che attraverso un movimento costituito di centinaia di migliaia di persone, è riuscito a creare qualcosa di inedito nella storia di Washington che l’ha portato dritto alla vittoria.

Io ho trovato questa “chiamata alle armi” irresistibile. Ho sempre condiviso grandi ideali di pace, progresso e speranza e Obama è il leader che ho sempre sognato. Nei mesi precedenti le elezioni, mi sono trovata a partecipare e ad organizzare eventi, chiamare liste di votanti negli Stati più conservatori (tra cui il North Carolina, Iowa, Nevada, Virginia), a bussare di porta in porta. Ogni volta era una sfida, una battaglia in cui io e i miei colleghi davamo anima e corpo, motivata dalla voglia di instaurare qualcosa di nuovo e moderno che ci appartenesse a livello generazionale.

A Los Angeles c’erano vari uffici improvvisati come basi logistiche: vecchie sale riunioni, teatri o anche bar! Era commovente vedere la dedizione di gente di ogni età pullulare nelle loro ore libere per fare telefonate alle liste di votanti dai loro cellulari o aiutare a distribuire volantini. Gli stati d’animo erano sempre ottimisti anche quando c’erano attacchi infami dagli avversari politici. Gli eventi per raccogliere soldi da donare alla campagna (la prima ad autofinanziarsi e a superare numericamente qualsiasi altra nella storia degli Stati Uniti) sono stati tutti di una originalità incredibile.

Tra i miei preferiti, picnics con diverse attrazioni raffiguranti il nostro idolo (L’”Obamarama”), vendita di torte e magliette, garage sales (mercatini) e concerti come Rock for Barack o Barack n’ Roll! Il numero di giovani coinvolti è stato ed è senza precedenti. Per questo, molti definiscono questa mobilitazione un vero e proprio movimento storico che ha contribuito a trasformare il volto di un paese ed ad ispirare milioni di persone.

Arianna Menon

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