Come nido per i suoi anatroccoli stavolta il Germano reale ha scelto l'attico. L'esemplare si era nascosto in un angolo tranquillo della maxi terrazza dell'ultimo piano di una casa del centro storico di Vicenza, a due passi da piazza dei Signori. La signora Lucia, così, non l'aveva visto subito. «È stato il giardiniere - racconta - che stava sistemando i vasi a dirmi con un'aria incredula che c'era un'anitra che covava a casa mia. Aveva fatto il nido dietro ad alcuni cespugli, in una zona dove andiamo raramente. Così abbiamo deciso di nutrirla, visto che non si muoveva mai, e l'abbiamo adottata, rispettando le distanze».
Inizia così la strana storia della famigliola di Germano reale nell'attico, in realtà non la sola. Due le covate dello scorso anno e una ora in arrivo. L'episodio evidenzia la grande difficoltà di questi animali a trovare spazi tranquilli dove poter vivere, denunciano dall'associazione Alveare che si occupa del recupero della fauna selvatica in collaborazione con la Provincia di Vicenza e che è stata allertata dalla signora Lucia. «Le aree umide sono rare e gli argini sono sempre meno sicuri per colpa sia della macchinizzazione della pulitura che dei predatori sempre più numerosi. Mamma Germano in questo caso ha scelto il male minore: almeno lì qualche piccolo è riuscito a salvarsi».
E torniamo all'inaspettato ospite della signora Lucia. Il primo esemplare è stato scoperto la scorsa primavera. Alla schiusa sono iniziati i problemi. «Mamma anitra era sparita d'improvviso e con lei i suoi piccoli. Li ho ritrovati nel cortile interno della casa. Si erano buttati giù dal quarto piano». L'istinto di portare i piccoli verso l'acqua è stato più forte di tutto. A quel punto è stato lanciato l'Sos ad Alveare per mettere in salvo anitra e anatroccoli. All'impatto, purtroppo, non sono sopravvissuti tutti: alcuni piccoli sono morti.
Non è finita. «Dopo qualche settimana - continua la signora Lucia - un'altra anitra si era posizionata nello stesso angolo di terrazza. E dopo qualche tempo, la schiusa». Nel frattempo la signora aveva deciso di installare una rete per evitare che i piccoli seguissero la madre nel vuoto. L'idea era quella di intervenire chiamando i volontari per lo spostamento appena schiuse le uova. E invece non è stato possibile. «Stavolta mamma e anatroccoli sono finiti nella terrazza del piano di sotto. I vicini, però, erano in vacanza e quindi con i volontari abbiamo dovuto chiamare i vigili del fuoco per salvarli. Adesso? Ne è arrivata da poco un'altra: ha deposto nove uova».