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Schio

Il consigliere comunale e il diario social con le storie dei cani adottati

Riccardo Sterchele tiene una rubrica sui social e racconta le avventure degli amici a 4 zampe
Riccardo Sterchele con uno dei cani adottati
Riccardo Sterchele con uno dei cani adottati
Riccardo Sterchele con uno dei cani adottati
Riccardo Sterchele con uno dei cani adottati

Cane amico ti scrivo... così mi distraggo un po’. Il riferimento a Lucio Dalla è inevitabile, ma è stato l’ispiratore del consigliere comunale Riccardo Sterchele: dopo essersi impegnato per far diventare realtà la realizzazione di un canile a Schio, ora che ha quasi finito il suo impegno in municipio ha deciso di dedicare gran parte del tempo libero agli amici pelosi.

L'uomo che fa parlare i cani

Sterchele è descritto come «l’uomo che fa parlare i cani», e ha avviato una seguitissima rubrica sui social in cui si racconta e descrive le vite dei suoi amici a 4 zampe. «Tante persone mi mandavano notizie sulle bestiole adottate, e ho capito che era sbagliato tenere queste belle emozioni solo per me. Volevo che tutti sapessero, così prendendo spunto dalla canzone mi è venuta l’idea di una rubrica per tenere informata la gente».

La storia di Chanel...

La storia di Chanel, la cagnolina rimasta sola dopo la morte del suo “papà umano” ha aperto il cuore a tanti. In 24 ore 600 condivisioni e migliaia di tag, like e commenti. Una storia che è entrata nella rubrica, che ha fatto luccicare gli occhi a molti, incluso il suo autore. «Chissà quanto tempo sarai rimasta lì a guardare il tuo papà mentre dorme tranquillo, la fame e la sete passano in secondo piano, lasciamolo dormire, i bisognini possono aspettare, tra un po’ si sveglia. Non ha mai dormito così tanto, lo so, appena si sveglia si farà perdonare. Dorme ancora, che strano, magari l’avrò stancato troppo giocando, lo lascio dormire». «Ma oggi la piccola Chanel ha una nuova famiglia e una nuova casa ed è felice, sa che il suo papà dorme in pace».

...e quelle di tanti altri amici a 4 zampe

Chanel è solo una delle tante storie a lieto fine. «I cani vengono adottati in tutta la provincia, non solo a Schio, e in tanti mi scrivono e mi mandano foto che è giusto condividere. Come la storia di Cioko, che saltava come un canguro e sembrava ci volesse un recinto da 3 metri perché non scappasse; in realtà voleva solo uscire dalla “gabbia”. Infatti adesso si muove dal divano solo per andare a fare lunghe camminate in montagna».

Foto di pelosi al mare, che scavano in spiaggia felici, che corrono sulla neve o scalano vette, che vanno in vacanza in camper o che russano sul divano di casa. «Come non raccontare queste meravigliose vite. Io vedo quando arrivano, chi li prende, mi tengo tutte le informazioni e scrivo la storia. Un contributo per dare un lato sempre più umano al canile».

E intanto Sterchele, dopo la perdita del suo fedele amico Gigio, e con l’attempata Fiore un po’ provata, ha portato in famiglia il “terribile” Rufus, uno dei cuccioli di un’altra storia.

 

Rubina Tognazzi

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