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Marostica

Collari elettrici ai tre cani: nei guai per maltrattamenti

Denunciato per aver messo ai cani da caccia un collare capace di rilasciare scariche elettriche. Nei guai è finito C.S., un cacciatore di Marostica, della zona San Luca, dopo che una segnalazione circostanziata con relativa documentazione fotografica è arrivata nella sede del nucleo guardie zoofile dell'Enpa di Vicenza.

Il dossier mostrava un esemplare di razza breton con un collare di colore blu al collo: pochi i dubbi sulla tipologia, quella dell'"antiabbaio", che interviene con una scarica ogni qualvolta il cane tenta di esprimersi.

Il blitz delle guardie è avvenuto a settembre e con sorpresa è stato riscontrato che davanti ai recinti non uno ma ben tre cani, un epagnuel breton, un kurzhaar e un setter inglese, indossavano il collare elettrico antiabbaio.

Dopo aver verificato il microchip alla presenza del proprietario, le guardie hanno controllato con il tester in dotazione lo stato di carica della batteria, perfettamente efficiente, e così hanno sequestrato i tre collari quali fonti di prova. Il cacciatore si è giustificato dicendo che non li usa sempre e chiedendo perché sono in vendita se non si possono usare. La documentazione con la notizia di reato è stata inoltrata alla Procura della Repubblica di Vicenza, la quale, tramite il pm Alessia La Placa, confermava il sequestro operato e indagava il cacciatore per maltrattamento di animali, punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5 mila a 30 mila euro.

La strada intrapresa dalla Procura solca quanto tracciato dalla giurisprudenza recente: l'utilizzo del collare elettrico antiabbaio viene punito più severamente rispetto all'utilizzo del collare elettrico per addestramento, che viene utilizzato saltuariamente per correggere il cane denominato "ausiliario di caccia" durante le battute o nei campi addestramento cani.

«Vanno ricordati i danni non secondari che possono provocare sugli animali queste attrezzi di tortura - spiegano all'Enpa -: il passaggio della corrente elettrica nella zona del collo va ad interferire con l'attività nervosa del nervo vago, responsabile per esempio della conduzione dell'impulso elettrico al cuore, e può causare alterazioni della contrattilità miocardica. In secondo luogo, l'anomala e intensa attività elettrica legata al collare elettrico può comportare un danno alle membrane cellulari e ai meccanismi di trasmissione elettrica, causando una anomala liberazione di neurotrasmettitori che possono modificare le attività neurologiche degli animali».

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