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Amici di Noè

Jack, il cane del Soccorso alpino, è guarito. Era stato avvelenato con dei bocconi

Migliaia di messaggi di incoraggiamento arrivati ai soccorritori Cnsas
Jack, il cane soccorritore della Cnsas ora è tornato a casa (Foto Ansa)
Jack, il cane soccorritore della Cnsas ora è tornato a casa (Foto Ansa)
Jack, il cane soccorritore della Cnsas ora è tornato a casa (Foto Ansa)
Jack, il cane soccorritore della Cnsas ora è tornato a casa (Foto Ansa)

Jack, il cane soccorritore del Cnsas del Friuli Venezia Giulia, avvelenato nei giorni scorsi in Carnia, è definitivamente fuori pericolo dopo aver lottato  tra la vita e la morte, sedato e intubato: è stato dimesso dalla clinica veterinaria di San Marco di Veggiano (Padova), dove era stato ricoverato con urgenza, ed è rientrato a casa. Ora per un mese - informa il Soccorso alpino - l’australian kelpie dovrà fare una cura riabilitativa. I bocconi avvelenati da lui ingeriti contenevano lumachicida e topicida. Nel frattempo, il suo conduttore ha partecipato, assieme al Corpo forestale regionale e a un cane per la ricerca antiveleni, proveniente dalla provincia di Belluno, alla ricerca sul terreno di altri eventuali bocconi avvelenati, che sono stati ritrovati numerosi, circostanza che permetterà di indirizzare le indagini. Il Cnsas Fvg in una nota ha ringraziato tutti per le migliaia di messaggi di incoraggiamento e le dimostrazioni di affetto pervenute,  in cui si ricordano le decine di persone che devono la vita al cane e alla sua straordinaria capacità di seguire le tracce e raggiungere dispersi in montagna.

Domenica Jack aveva ingerito esche avvelenate con lumachicida durante una passeggiata con il suo conduttore a Chialina di Ovaro (Udine).  Aveva, quindi, accusato un improvviso malore, poi ricondotto al veleno.

 

 

 

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