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Il professore di Microbiologia

Crisanti: «Regioni e sanità impreparati sul fronte tracciamenti»

«In questa situazione non ci saremmo dovuti arrivare, è il risultato di una totale impreparazione delle Regioni e anche del sistema sanitario nell’implementare delle misure di sorveglianza, tracciamento e prevenzione avevamo 5 mesi di tempo, avremmo potuto creare un sistema di sorveglianza e tracciamento». Lo ha detto Andrea Crisanti, ordinario di Microbiologia dell’Università di Padova, ospite del programma "L’imprenditore e gli altri", su Cusano Italia Tv. Secondo Crisanti, «a fare misure di restrizione sono bravi tutti perché misura dopo misura si arriva al lockdown, i casi calano e poi che facciamo, ricominciamo daccapo?».

 

Parlando di un suo possibile coinvolgimento nel Comitato tecnico scientifico nazionale, Crisanti dice: «Se mi avessero chiamato per giustificare determinate scelte, per mettere una pezza non ci sarei andato. La rottura con Zaia in Veneto? Ci sono tanti motivi, un politico intercetta aspettative, vende progetti, idee, mentre uno scienziato analizza la realtà e limita queste scelte, è nella natura delle cose che queste due mentalità, queste due visioni prima o poi si scontrino».

 

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In riferimento agli effetti economici del Covid, invece, sottolinea: «Mentre noi stiamo qui a dibattere se chiudere o non chiudere, i Paesi che sono riusciti a bloccare la trasmissione stanno fiorendo e hanno un vantaggio competitivo perché noi non facciamo nulla mentre loro continuano a produrre e a vendere. La battaglia non si vince con il plexiglass ma bloccando le catene di trasmissione sul territorio. Bisogna creare una rete di laboratori nazionale che superi le differenze di capacità delle varie regioni». «Un piano di questo genere ci sarebbe costato una cifra esorbitante - conclude - si tratta di un investimento da mezzo miliardo all’anno».

 

«Il vaccino disponibile per i primi di dicembre? Se questo dovesse accadere sarei preoccupato perché significherebbe che il vaccino non è stato testato sul campo, sulla popolazione, per dimostrare che c’è una differenza statisticamente significativa tra i vaccinati e i non vaccinati. Sarebbe veramente una cosa senza precedenti se questo accadesse».

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