Il governatore del Veneto Luca Zaia oggi in conferenza stampa da Marghera «per importanti aggiornamenti in merito all'emergenza Covid».
VACANZIERI E CURVA DEI CONTAGI
«Il dato oggi è che sui 2.556 positivi totali, i sintomatici sono il 4,58%. I vacanzieri hanno fatto impennare la curva dei contagi. Abbiamo evidenza dei contagi dalla Sardegna, da Malta e dalla Croazia. Ma anche la Spagna rimane un paese a rischio».
LINEE GUIDA SCUOLA
«Stiamo effettuando gli screening nelle scuole e abbiamo già esaminato 32mila insegnanti sottoposti in maniera volontaria al controllo - ha spiegato Zaia -. Oggi inviamo le linee guida per la scuola dell'obbligo. Ai direttori ho chiesto la massima vigilanza e attenzione. Da procedura dell'Istituto Superiore della Sanità, se un bambino avrà la febbre andrà fatto il tampone e poi verificati eventualmente i contatti».
L'assessore Lanzarin ha poi precisato che «per gli 0-6 la misurazione della temperatura è obbligatoria. Serve un referente per ogni singola scuola. Sia da parte del dipartimento di prevenzione che della scuola».
Casi sospetti. «I genitori non devono portare il bimbo a scuola se ha sintomi. Se ha sintomi a scuola deve essere momentaneamente isolato con l'operatore e chiamati i genitori che lo portano dal pediatra, che a sua volta decide se fare il tampone. Se è negativo il bambino rimane a casa per il tempo necessario alla guarigione e il pediatra fa un'attestazione per farlo tornare in classe. Se è positivo il Sisp fa l'indagine epidemiologica sui contatti. A quel punto scatta il piano di sanità pubblica con i tamponi. La classe non viene chiusa automaticamente ma si decide in base ai risultati dell'indagine. Si potranno anche usare i tamponi rapidi, che sono affidabili»
TRASPORTO PUBBLICO
«Dal 1° settembre è scattata la capienza massimo all'80% con le precauzioni di legge. In Veneto abbiamo oltre 475 milioni di passeggeri all'anno, il 60% su rotaia. Il tutto va ridotto di almeno il 20% con non pochi problemi».
BATTERIO KILLER
«Siamo davanti a un’infezione ospedaliera con uno dei batteri più terribili. Può accadere che negli ospedali ci siano infezioni temporanee, circoscritte, che si vanno a spegnere, ma questa è una storia che si è trascinata per mesi se non per anni», ha sottolineato Zaia a proposito dell’infezione da Citrobacter a Verona.
«Non spetta a noi giudicare, la Procura faccia prima che può. Penso che la relazione sia
assolutamente chiara e lapidaria» ha affermato Zaia a proposito del documento degli esperti
sull’infezione da Citrobacter. «Attendiamo la controdeduzione dell’Azienda ospedaliera perché siamo in uno stato di diritto. Dopodiché assumeremo tutte le decisioni che ci competono e che saranno necessarie».
«Non nego di aver saputo della vicenda da articoli di giornale. Appena l’ho saputo - ha aggiunto - ho chiesto a Mantoan (direttore generale sanità Regione, ndr) una relazione per capire cosa sta succedendo, la storia di Nina e di altre famiglie. Ho voluto sentire personalmente la mamma, anche per capire da chi aveva vissuto in prima persona, a fianco della bimba. Nel giro di poche ore ho chiuso il giro di informazione e ho sentito la necessità di entrare in una stanza buia e aprire la luce», ha concluso.