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L'annuncio

Autonomia, trasmesso il disegno di legge. Calderoli: «Ora si entra nel vivo». Zaia: «Rispettati gli impegni del Governo»

Il ministro Calderoli e il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia
Il ministro Calderoli e il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia
Il ministro Calderoli e il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia
Il ministro Calderoli e il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia

«La fase dei lavori per l’autonomia differenziata può finalmente entrare nel vivo: il testo del disegno di legge è stato ufficialmente trasmesso alla Presidenza del Consiglio entro la fine dell’anno, come promesso, e con l’ok alla manovra di bilancio c’è il via libera anche per la costituzione della cabina di regia per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni, su cui stiamo lavorando per renderla operativa già dal mese di gennaio», ha infatti annunciato in mattinata il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli.

Doppio binario: iter parlamentare e cabina di regia

«Gli impegni presi fin dall’inizio del Governo sono stati pienamente rispettati, ora non resta che procedere su questo doppio binario per regalare al Paese e ai cittadini una forma di Stato più efficiente e che permetta a tutte le Regioni di rendere al meglio», afferma Calderoli in una nota, spiegando che «da un lato c’è l’iter parlamentare, con il disegno di legge di iniziativa governativa di attuazione dell’autonomia differenziata, che confido verrà approvato rapidamente dal Consiglio dei Ministri per poi approdare in Parlamento. Ricordo che tale testo recepisce i contenuti del documento approvato all’unanimità dalla Conferenza delle Regioni; nel testo sono state introdotte anche riflessioni nate dal primo confronto in Parlamento e con gli altri interlocutori».

E «dall’altro - prosegue Calderoli - lato c’è la cabina di regia, costituita con la legge di bilancio per il 2023 per predisporre i Dpcm che definiranno i livelli essenziali delle prestazioni e i relativi costi e fabbisogni standard, d’intesa con la Conferenza Unificata e con il parere parlamentare».

Passo successivo: le intese con le singole Regioni

Il passo successivo saranno le «varie intese con le singole Regioni che abbiano richiesto l’attribuzione di forme e condizioni particolari di autonomia». «Anche le intese - sottolinea - passeranno dall’approvazione delle Camere. In sostanza viene garantito un iter chiaro e trasparente che coinvolge il Parlamento e le Regioni interessate, nel solco tracciato dalla Costituzione e nel rispetto dei principi di sussidiarietà e solidarietà in un quadro di coesione nazionale». «I treni per rinnovare il nostro Paese in una moderna ottica federale sono ufficialmente pronti a partire», conclude.

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Zaia: «Grazie a questo Governo il percorso sta prendendo forma»

«Il percorso dell’autonomia, grazie a questo Governo, sta velocemente prendendo forma, con due tasselli fondamentali». A dichiararlo  è il Presidente della Regione Veneto, commentando l’invio del testo del disegno di legge sull’autonomia a Palazzo Chigi.

«L’approvazione della manovra ha dato il via libera alla cabina di regia sui Lep. Ed oggi, come promesso, il Ministro Calderoli ha trasmesso alla Presidenza del Consiglio il disegno di legge sull’autonomia. Il Ministro aveva preso impegni precisi e, come da sua abitudine, alle parole ha fatto seguire i fatti», spiega Zaia.

«Devo ringraziare il Governo ed in particolare Roberto Calderoli per come sta conducendo la partita sull’autonomia, con la capacità di dettare i tempi e coinvolgere le istituzioni a tutti i livelli. Dopo anni di promesse si è finalmente accelerato, con passi in avanti importanti ed atti concreti sui quali andrà costruita, nei prossimi mesi, l’intera riforma. Calderoli in un nostro recente incontro pubblico a Venezia aveva chiarito tempi e scadenze: come previsto il 2022 si chiude con un regalo importante, il deposito del Ddl; il 2023 sarà invece l’anno per la definizione dei Lep (Livelli essenziali delle prestazioni che per legge vanno garantiti su tutto il territorio nazionale, ndr), che la cabina di regia a palazzo Chigi dovrà stabilire in sei mesi».

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