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Guerra in Ucraina

A Mariupol bombe sull'ospedale pediatrico. Zelensky: «Bambini sotto le macerie, serve no-fly zone». Londra fornirà sistemi di difesa aerea

Il fotoracconto della guerra in Ucraina (Ansa/Epa/Afp)

ORE 20.40 - ZELENSKY, PRONTO A COMPROMESSI, MA SENZA TRADIRE L'UCRAINA. «In ogni trattativa il mio obiettivo è porre fine alla guerra con la Russia. E sono anche pronto a determinati passi. Si può arrivare a dei compromessi ma questi non devono rappresentare un tradimento del mio Paese». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un’intervista alla Bild on line. «Anche la controparte deve essere pronta a muoversi, perciò si chiamano compromessi. E solo così possiamo uscire da questa situazione. Dei dettagli non posso ancora parlare». «Non abbiamo ancora avuto un contatto diretto fra presidenti. Solo dopo colloqui diretti fra i due presidenti possiamo chiudere questa guerra», ha concluso.

 

ORE 20.35 - GB FORNIRÀ DIFESE ANTI-AEREE ALL’ UCRAINA. Il ministro degli Esteri britannico Liz Truss ha annunciato il Regno Unito fornirà sistemi di difesa aerea all’ Ucraina. «Il modo migliore per aiutare a proteggere i cieli è attraverso le armi antiaeree, che ora il Regno Unito fornirà all’Ucraina», ha detto Truss, che ha incontrato il segretario di Stato americano Antony Blinken a Washington. Lo riporta la Cnn. Londra è contraria ad una no fly zone ma vorrebbe «raddoppiare le sanzioni» occidentali e che tutti i Paesi del G7 bloccassero l’import di gas e petrolio russi.

 

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ORE 17.15 - PUTIN SENTE SCHOLZ SU CORRIDOI UMANITARI, SFORZI DIPLOMAZIA. Nuova telefonata tra Vladimir Putin e Olaf Scholz. Lo rende noto il Cremlino, citato dalla Tass, secondo cui i due leader hanno discusso degli «sforzi politico-diplomatici» sulla crisi in Ucraina, «compresi i risultati del terzo round di colloqui tra le delegazioni russa e ucraina», e degli «aspetti umanitari», tra cui «le misure per aprire corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili».

 

ORE 16.30 - RAID RUSSO DISTRUGGE OSPEDALE PEDIATRICO A MARIUPOL. Un raid aereo russo ha distrutto un ospedale a Mariupol con reparti maternità e pediatrici. Lo ha riferito su Facebook il capo dell’amministrazione militare regionale di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, citato da Ukrinform, mostrando in un video le immagini dei detriti. «L'edificio non esiste più», ha detto il vice capo della polizia nazionale ucraina Vyacheslav Abroskin. «Molte donne sono rimaste ferite e uccise», ha riferito.
«Bambini sotto le macerie. Che atrocità!», il commento su Twitter del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, pubblicando un video della distruzione provocata dal raid russo. «Per quanto ancora il mondo sarà complice ignorando il terrore? Chiudete i cieli adesso! Fermate le uccisioni! Avete il potere di farlo ma sembra che stiate perdendo l’umanità», ha detto rivolto all'Occidente.

 

 

 

ORE 15.30 - CITTADINI IN OSTAGGIO A MARIUPOL.  «La Russia - ha detto il ministro degli Esteri ucraino - continua a tenere in ostaggio oltre 400.000 persone a Mariupol, blocca gli aiuti umanitari e l'evacuazione. Continuano i bombardamenti indiscriminati. Quasi 3.000 neonati mancano di medicine e cibo. Invito il mondo ad agire! Costringa la Russia a fermare la sua barbara guerra contro civili e bambini!»

 

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ORE 13.30 - RIPRENDONO I COLLOQUI.  Kiev può resistere soltanto «una settimana» se le forze di Mosca la circonderanno. Lo ha detto il sindaco della capitale ucraina, Vitalii Klitschko in un'intervista alla Cnn, sottolineando che le risorse della città possono bastare soltanto per sette giorni. «Ci stiamo preparando ai colloqui con la controparte russa, il ministro Lavrov. Si terranno domani», ha detto Il ministro degli esteri ucraino Dmitry Kuleba in un video postato sul suo account Facebook, secondo quanto riporta l'agenzia Tass. «Parlando francamente, io ho aspettative basse dai colloqui. Non vi ripongo nessuna grande aspettativa», ha aggiunto.  Secondo la Russia sono stati fatti «alcuni progressi» nei negoziati con l'Ucraina. «Non stiamo cercando di rovesciare il governo ucraino», sostengono fonti diplomatiche del Cremlino. Mosca aggiunge, però, che le Repubbliche di Donetsk e Lugansk sono «Stati sovrani e indipendenti» e che Kiev dovrebbe riconoscerli come tali. 

 

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«Continuano le evacuazioni dalla regione di Kiev. Più di 18mila persone sono già state salvate da Dymer, Vorzel e Irpin. Anche oggi faremo di tutto per garantire il funzionamento dei corridoi umanitari». Lo ha detto il presidente ucraino Zelensky nell’ultimo video diffuso su Telegram.

 

ORE 12 - «CHERNOBYL SENZA ENERGIA É A RISCHIO». La centrale di Chernobyl è «completamente ferma» a causa dell'offensiva russa. L'accusa arriva da Kiev, secondo i media internazionali, dopo che ieri l'Aiea aveva fatto sapere di aver «perso il contatto remoto di trasmissione dati con i sistemi di salvaguardia di Chernobyl». Le forze russe, secondo gli operatori della centrale, hanno scollegato l'impianto nucleare dalla rete.  Energoatom, l'azienda di Stato ucraina che si occupa della gestione delle quattro centrali nucleari sul territorio ucraino afferma che Chernobyl è senza energia, impedendo potenzialmente il raffreddamento del combustibile nucleare esaurito, il che potrebbe portare al rilascio di sostanze radioattive. 

Intanto, altri 160 nomi sono stati aggiunti alla black list Ue che prevede sanzioni contro chi si è reso responsabile o ha contribuito all'attacco contro l'Ucraina. 

 

ORE 11 - LA CINA ACCUSA USA E NATO.  «Sono state le azioni della Nato guidata dagli Stati Uniti che hanno gradualmente spinto fino al conflitto Russia-Ucraina». Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian, sulle recenti ricostruzioni del New York Times relative alla conoscenza di Pechino dei piani russi contro l'Ucraina, in base a quanto appreso da funzionari Usa. «Ignorando le proprie responsabilità, gli Usa accusano invece la Cina della propria presa di posizione sulla vicenda e cercano margini di manovra nel tentativo di sopprimere la Cina e la Russia, per mantenere la propria egemonia», ha detto Zhao Lijian.

 

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ORE 9.30 - CORRIDOI EVACUAZIONE CIVILI.  Accordo tra Russia e Ucraina su una serie di "corridoi" di evacuazione dei civili per l'intera giornata di oggi. Lo fa sapere un responsabile ucraino. Circa 5.000 civili sono stati evacuati ieri grazie al corridoio umanitario aperto dalla città ucraina di Sumy, nel nordest del Paese, alla città di Poltava (a circa 175 km a sud di Sumy). Almeno 10 persone sono morte in seguito a bombardamenti sulla città ucraina di Severodonestk, nella parte orientale del Paese, nella provincia di Lugansk Oblast nel Donbass: lo riferisce un responsabile locale.

La Russia sta lavorando ad una risposta "rapida" e "ponderata" alle sanzioni imposte dall'Occidente, che sarà avvertita nelle aree più "sensibili per coloro a cui si rivolge": lo ha reso noto il direttore del dipartimento per la Cooperazione economica del ministero degli Esteri di Mosca, Dmitry Birichevsky.

 

ORE 7 - MOSCA CONTROLLA LA CENTRALE NUCLEARE. Proprio nel giorno in cui riprenderanno i corridoi umanitari, stanotte nuove sirene antiaereo hanno gettato di nuovo nel panico i residenti di Kiev. Procede, intanto, l'avanzata dell'esercito russo in terra ucraina. La Guardia nazionale ha annunciato di aver preso il totale controllo della centrale nucleare di Zaporizhzhia, già conquistata alcuni giorni fa. Secondo quanto riferito da fonti russe, le 240 persone responsabili della sicurezza dell'impianto avrebbero deposto le armi. Notizie che troverebbero conferma anche nelle parole del ministro dell'Energia ucraino, Herman Halushchenko, che ha denunciato episodi di tortura nei confronti del personale da parte delle forze armate russe. 

La tensione, dunque, resta altissima in Ucraina, con il presidente Volodymyr Zelensky che ieri ha anche annunciato di essere disponibile a trattare sui territori contesi, ma non alla resa. A tenere banco, tuttavia, è anche il caso dei Mig-29 che la Polonia vorrebbe offrire agli Stati Uniti per poi girarli all'Ucraina. Un'iniziativa che, ha fatto sapere in nottata il Pentagono, non è «attuabile». La prospettiva di jet che partono da una base statunitense in Germania «per volare nello spazio aereo conteso tra Russia e Ucraina solleva serie preoccupazioni per l'intera alleanza Nato», ha spiegato il portavoce John Kirby. «Continueremo a consultarci con la Polonia e gli altri nostri alleati su questa questione e le difficoltà logistiche che pone, ma - ha concluso - non crediamo che la proposta polacca sia sostenibile».

Sul piano diplomatico sembra invece in salita il tentativo da parte degli Stati Uniti di coinvolgere i leader di fatto di Arabia Saudita ed Emirati Arabi per costruire una coalizione internazionale per sostenere Kiev e frenare i prezzi del petrolio. Secondo il Wall Street Journal, infatti, il principe saudita Mohammed bin Salman e lo sceicco degli Emirati Mohammed bin Zayed al Nahyan hanno rifiutato di parlare con Biden nelle ultime settimane, delusi dal debole supporto Usa nella guerra in Yemen e preoccupati dall'accordo sul nucleare iraniano. 

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