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Mondo

Il "Buon Natale" è salvo: l'Ue ritira le linee sulla comunicazione dopo le polemiche

Aggiornamento ore 12 

«L’iniziativa delle linee guida aveva lo scopo di illustrare la diversità della cultura europea e di mostrare la natura inclusiva della Commissione. Tuttavia, la versione pubblicata delle linee guida non è funzionale a questo scopo. Non è un documento maturo e non va incontro ai nostri standard qualitativi. Quindi lo ritiro e lavoreremo ancora su questo documento». Lo dichiara la commissaria Ue all’Uguaglianza Helena Dalli, supervisor delle indicazioni per la comunicazione esterna e interna dell’ Ue che, in queste ore,
hanno sollevato diverse polemiche, a partire dai riferimenti al Natale.

 

Ore 7 «Ogni persona in Ue ha il diritto di essere trattato in maniera eguale» senza riferimenti di «genere, etnia, razza, religione, disabilità e orientamento sessuale». Così - scrive Bruxelles nelle sue nuove linee guida - devono sparire "Miss o Mrs" (signorine e signore) sostituite da un più generico "Ms". E anche le festività non dovranno più essere riferite a connotazioni religiose, come il Natale, ma citate in maniera generica: si dovrà dire, ad esempio, le "festività sono stressanti" e non più "il Natale è stressante", si legge nel documento per una "corretta comunicazione" fornita dalla Commissione dal titolo Union of Equality. Le linee guida contengono diversi capitoli in cui il trattamento egualitario della persona, secondo l'esecutivo Ue, va preso in considerazione. Nel decalogo della commissione ci sono alcune raccomandazioni da usare sempre: «Non usare nomi o pronomi che siano legati al genere del soggetto; mantenere un equilibrio tra generi nell'organizzazione di ogni panel; se si utilizza un contenuto audiovisivo o testimonianze, assicurarsi la diversità sia rappresentata in ogni suo aspetto; non rivolgersi alla platea con le parole "ladies" o "gentleman" ma utilizzare un generico "dear colleagues"; quando si parla di transessuali identificarli secondo la loro indicazione; non usare la parola "the elderly" (gli anziani) ma "older people" (la popolazione più adulta, ndr); parlare di persone con disabilità con riferimento prioritario alla persona (ad esempio al posto di "Mario Rossi è disabile" va utilizzato "Mario Rossi ha una disabilità"). Nelle linee guida ci sono anche riferimenti ad una «corretta» comunicazione in merito alle religioni. Ad esempio nel testo si consiglia, in qualsiasi contenuto comunicativo, di «non usare nomi propri tipici di una specifica religione». In merito alle festività la commissione chiede di «evitare di dare per scontato che tutti siano cristiani». 

«Un documento della UE - in nome della lotta alla discriminazione - invita a non dire Buon Natale, ma Buone feste. Se non li fermiamo, questi ci portano verso il nulla». Così il leader della Lega, Matteo Salvini, parlando all’assemblea della Lega campana, a Napoli. «Il documento è in inglese e sostiene che è meglio lasciare da parte il nome Mary, e di sostituirlo con Malika». «O li fermiamo - ha concluso Salvini - o questi ci portano verso il nulla. Buon Santo Natale a tutti». Forza Italia presenterà un'interrogazione

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