Mondo

Ciclone Freddy, oltre 400 morti tra Mozambico, Madagascar e Malawi

Strade e ponti spazzati via, case trascinate dall'acqua, intere comunità isolate. Tre Paesi sconvolti dal ciclone, tra i più poveri al mondo.
Il ciclone Freddy fa una strage in Africa, almeno 400 morti

Strade e ponti spazzati via, case trascinate dall'acqua, intere comunità isolate, migliaia di famiglie senza riparo. Tre Paesi sconvolti dal ciclone, tra i più poveri al mondo. Il ciclone Freddy continua a far paura in Africa australe dopo avere spazzato via interi Paesi e aver ucciso più di 400 persone: la stragrande maggioranza delle quali, 326, nel solo Malawi, almeno 86 in Mozambico e 17 in Madagascar. La furia distruttiva di questa tempesta tropicale, che si è abbattuta due volte in poche settimane nella regione, investendo più di mezzo milione di persone nel piccolo Paese africano, stando all’Ufficio dell’Onu per gli Affari umanitari (Ocha), e si fa sempre più esile la speranza di trovare sopravvissuti.

Freddy ha scaricato sei mesi di pioggia in soli sei giorni nel sud del Paese, stabilendo primari di potenza e durata. Il sistema meteorologico da record ha colpito il Malawi alla fine della stagione delle piogge, quando i fiumi. Finora il governo del Malawi ha fissato il numero dei sfollati a oltre 183 mila e il presidente Chakwera ha lanciato
un appello di aiuti alla comunità internazionale. Oltre 300 rifugi di emergenza sono stati allestiti per i superstiti,
mentre l’esercito e la polizia continuano le loro ricerche.

il ciclone si è abbattuto su una nazione già piegata dalla peggiore epidemia di colera della sua storia, ha ricordato
l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms). C’è «un rischio che l’epidemia di colera in corso potrebbe peggiorare, con i bambini che rappresentano la fascia più vulnerabile per questa crisi», ha avvertito la portavoce dell’Unicef Fungma Fudong. Sempre l’Unicef ha reso noto che il ciclone ha lasciato oltre 280 mila bambini del Malawi in condizioni di urgente assistenza umanitaria.


 

 

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