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La guerra in Ucraina

Mosca vieta l'ingresso a Biden e altri mille. Al vaglio scambio prigionieri tra soldati Azov e oligarca Medvedchuk

La guerra in Ucraina è arrivata all’87esimo giorno
 

Ore 18.30 - KIEV, RUSSI SI PREPARANO A RILANCIARE OFFENSIVA SUL DONBASS. Le forze di occupazione russe si stanno preparando a rilanciare le operazioni offensive sul Donbass nella direzione da Izyum, nell’oblast di Kharkiv, a Slavyansk, nella regione di Donetsk. Lo ha affermato nel suo ultimo bollettino lo Stato maggiore ucraino. «Continuano i preparativi delle unità delle forze di occupazione per riprendere l’offensiva. Durante la giornata, il nemico ha effettuato bombardamenti di artiglieria nelle aree degli insediamenti di Velyka Komyshuvakha e Dovhenke, nella regione di Kharkiv. Nella direzione di Slobozhansky - prosegue la nota dell’esercito di Kiev - il nemico continua a combattere per mantenere le frontiere occupate. Per impedire alle nostre truppe di raggiungere il confine di stato, ha lanciato attacchi aerei e ha sparato con l’artiglieria nelle aree degli insediamenti di Chornohlazivka, Prudyanka, Dementiivka e Ternova». Inoltre, «nella direzione di Donetsk, il nemico sta cercando di sfondare la linea di difesa delle truppe ucraine e raggiungere il confine amministrativo della regione di Lugansk».

 

Ore 18.10 - MOSCA, IPOTESI SCAMBIO TRUPPE AZOV CON OLIGARCA MEDVEDCHUK. La Russia valuterà «la possibilità» di uno scambio di prigionieri con l’ Ucraina tra combattenti del reggimento Azov e l’oligarca filorusso Viktor Medvedchuk, catturato il mese scorso in un blitz degli 007 di Kiev. Lo ha dichiarato in una conferenza stampa a Donetsk il negoziatore russo e capo della commissione Affari Esteri della Duma, Leonid Slutsky, citato da Interfax.

 

Ore 15.30 - VIETATO A BIDEN L'INGRESSO IN RUSSIA. Il ministero degli esteri russo ha pubblicato una lista di quasi mille cittadini degli Stati Uniti cui viene vietato l'ingresso in Russia: lo riferisce l'agenzia russa Interfax, precisando che la lista conta 963 cittadini, compreso il presidente Joe Biden. La misura è stata presa in risposta alle sanzioni anti-russe degli Usa.

 

Ore 14 - CRISI UMANITARIA NELLA REGIONE DI KHERSON. Le forze russe continuano «usare tattiche terroristiche contro i civili ucraini nei territori temporaneamente occupati. In particolare, impediscono l'evacuazione delle persone dalla regione di Kherson verso il territorio controllato dall'Ucraina e l'apertura di corridoi umanitari per l'importazione di cibo, medicinali ed evacuazione di anziani, malati e bambini». Lo afferma lo Stato maggiore delle Forze armate ucraine, in un aggiornamento.

I villaggi della regione di Kherson, ha rilevato l'ufficio del presidente ucraino, secondo quanto riporta la Cnn, sono sull'orlo di una crisi umanitaria. Gli abitanti, riporta l'emittente americana, denunciano gravi carenze di medicine, molestie sessuali da parte dei russi, sparizioni e violenze contro le persone rimaste. Il vice capo del consiglio regionale, Yurii Sobolevskyi, ha affermato che «l'incompetenza organizzativa e le azioni criminali» degli occupanti russi «stanno portando la regione di Kherson verso una sempre più profonda crisi umanitaria».

 

Ore 12.30 - ZELENSKY: «LA GUERRA SARÀ SANGUINOSA MA SI CONCLUDERÀ CON LA DIPLOMAZIA». Azovstal è caduta (Mosca ha annunciato l'uscita di tutti i militari asserragliati nell'acciaieria) ma la guerra in Ucraina può terminare solo con mezzi diplomatici: lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, parlando ad un canale tv ucraino, mentre i negoziati tra Mosca e Kiev sono ad un punto morto. «La guerra sarà sanguinosa, si combatterà, ma si concluderà definitivamente con la diplomazia» ha detto Zelensky. Ha aggiunto: «Porteremo a casa i nostri combattenti. Questo è quello che dobbiamo fare con i nostri partner che si sono presi la responsabilità». «I ragazzi - ha detto Zelensky - hanno ricevuto l'ordine dai militari di uscire allo scoperto e salvarsi la vita».

Nel frattempo, Il ministro degli Esteri britannico Liz Truss ha rivelato in un'intervista al Telegraph che il Regno Unito ha iniziato a discutere con i suoi alleati internazionali sull'invio di armi moderne alla Moldavia affinché possa proteggersi dalla Russia e di voler vedere il Paese, che si trova a sud-ovest dell'Ucraina, «equipaggiato secondo gli standard Nato». «Putin è stato assolutamente chiaro sulle sue ambizioni di creare una grande Russia, e solo perché i suoi tentativi di conquistare Kiev non hanno avuto successo non significa che abbia abbandonato queste ambizioni», ha affermato Truss.

 

Ucraina, postazioni militari russe abbandonate nei pressi di Kharkiv

 

Ore 11.30 - INTERROTTE LE FORNITURE DI GAS ALLA FINLANDIA. Gazprom conferma di aver interrotto le forniture di gas alla Finlandia. Lo riferisce l'agenzia russa Tass. "Le forniture di gas naturale alla Finlandia in base al contratto di fornitura di Gasum sono state interrotte", ha dichiarato la compagnia finlandese Gasum dopo che il paese nordico ha rifiutato di pagare il fornitore Gazprom in rubli. in una nota aggiungendo che il gas sarà ora fornito da altre fonti attraverso il gasdotto Balticconnector, che collega la Finlandia all'Estonia. 

 

Ore 9.30 - IL CONFLITTO. I russi continuano a «condurre operazioni offensive nella zona operativa orientale al fine di stabilire il pieno controllo sul territorio delle regioni di Donetsk e Lugansk e mantenere il corridoio di terra con la Crimea temporaneamente occupata», afferma lo Stato maggiore delle Forze armate ucraine nell'ultimo aggiornamento, aggiungendo che «nel prossimo futuro, si prevede che il raggruppamento di truppe nella direzione di Kharkiv sarà rafforzato da unità della prima armata di carri armati del distretto militare occidentale». «I bombardamenti continuano lungo tutta la linea di contatto», prosegue lo Stato maggiore, precisando che nelle direzioni di Volyn e Polessky, nell'Ucraina settentrionale, «la situazione non ha subito cambiamenti significativi in generale. C'è un aumento del sistema di intelligence elettronica e guerra elettronica nelle aree confinanti con l'Ucraina. Permane la minaccia di attacchi missilistici e aerei su obiettivi ucraini dal territorio della Bielorussia».

 

Ore 8 - L'ACCIAIERIA AZOVSTAL È CADUTA. L'acciaieria Azovstal di Mariupol è totalmente sotto il controllo delle forze armate russe. Dopo 86 giorni di resistenza che hanno segnato le sorti e l'immaginario della guerra, l'acciaieria simbolo della difesa di Mariupol e dell'Ucraina non è più un bunker inespugnato.  Lo ha affermato il ministero della Difesa di Mosca, citato dalla Tass, diffondendo anche un video della resa. Il ministro della Difesa russo Seghei Shoigu ha comunicato al presidente Vladimir Putin «la fine dell'operazione e la completa liberazione dell'acciaieria Azovstal di Mariupol dai militanti ucraini». «L'ultimo gruppo di 531 militanti dell'Azovstal si è arreso ieri», ha riferito il portavoce della Difesa russa Igor Konashenkov. In totale sono 2.439 i combattenti che si sono arresi, secondo Mosca. Konashenkov ha aggiunto che il comandante del battaglione Azov, Denis Prokopenko, è stato portato via dall'acciaieria «con un veicolo blindato speciale verso i territori controllati dalla Russia perché i residenti lo odiavano e volevano ucciderlo per le numerose atrocità commesse».

 

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