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Lavoro

Covid, quarantena dei dipendenti. Quando è pagata e quando no

Attualmente le aziende, quando possibile, collocano il lavoratore in smart working
Attualmente le aziende, quando possibile, collocano il lavoratore in smart working
Quarantena, cosa cambia per i lavoratori (Video Ansa)

Dal 1° gennaio i lavoratori che hanno avuto un contatto stretto con una persona positiva al Covid-19 non possono restare a casa in quarantena “precauzionale” percependo l’indennità di malattia, che non viene più pagata dal datore di lavoro. Fino al 2021, dopo un contatto con un positivo, si rimaneva in isolamento a casa percependo l’indennità. I sindacati hanno, tuttavia, chiesto che la possibilità venga ripristinata, presentando un emendamento al decreto. Attualmente le aziende, quando possibile, collocano il lavoratore in smart working. Altrimenti, ferie forzate o permessi.

Se un genitore è costretto a rimanere a casa dal lavoro per prendersi cura del figlio in quarantena o Dad, è prevista la retribuzione del 50 per cento del congedo parentale fino al 31 marzo 2022. Per usufruire della misura, però, il minore non deve avere più di 14 anni.

Prorogata intanto al 28 febbraio la corsia preferenziale dello smart working per i fragili.

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