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La conferenza stampa del premier

Draghi: «Dopo Pasqua scuole aperte fino alla prima media anche in zona rossa. Interverremo su operatori sanitari no-vax»

Conferenza stampa del premier Draghi, 26 marzo 2021

AGGIORNAMENTO ORE 14 - La conferenza stampa del premier Draghi

 

RIAPERTURA DELLA SCUOLA FINO ALLA PRIMA MEDIA. «Riapertura della scuola fino alla prima media». Lo dice il premier Mario Draghi in conferenza stampa, spiegando che risponderà a domande sull’esito della cabina di regia.

«Fino alla prima media riapriremo dopo Pasqua. E in alcuni casi sarà possibile effettuare dei test sugli studenti. Ma non avverrà in modo estensivo. Nell’ultima cabina di regia, abbiamo registrato un calo nel livello dei contagi. Il resto della situazione resta preoccupante. Aprire ulteriormente aumenterebbe le forme di contagio. La scuola, di per sé, non è fonte di contagio. Ciò che è fonte di contagio è tutto quello che avviene "attorno" alle scuole, dal trasporto alle attività didattiche. Se abolissimo le altre restrizioni, anche nella scuola avremmo un aumento dei contagi»

«Le scelte dei governatori dovranno essere riconsiderate alla luce dell’ affermazione del governo che la scuola in presenza è obiettivo primario della politica del governo».

 

CHIUSURE DIPENDONO DAI DATI DEI CONTAGI. «Le chiusure sono pensabili o impensabili solo in base ai dati che vediamo» sui contagi. «Le misure hanno dimostrato nel corso di un anno e mezzo di non essere campate per arie. È desiderabile riaprire, la decisione se farlo o meno dipende dai dati». Così il premier Draghi rispondendo ad una domanda sulle parole di Matteo Salvini sul mantenimento delle chiusure. 

 

SE POTESSI ANDARE IN VACANZA PRENOTEREI. «Garavaglia ha ragione, se potessi andare in vacanza, io ci andrei volentieri». Lo ha detto il premier rispondendo alla domanda se sia d’accordo con il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, per il quale si può già pensare di prenotare le vacanze estive.

 

INTERVERREMO SU OPERATORI SANITARI NON VACCINATI. «Non va bene che operatori sanitari non vaccinati stiano in contatto con malati. Il ministro Cartabia sta preparando un provvedimento», ha detto Draghi. 

Quella sugli operatori sanitari non vaccinati «è una norma a nostro vaglio ma riconosciamo che l’adesione del personale sanitario è stata molto ampia, è la stragrande maggioranza e ha dato il buon esempio. C’è un pezzetto molto minimale, che stiamo quantificando, sul quale valutiamo un intervento con una norma», ha poi aggiunto il ministro Speranza.

 

MI VACCINERÒ CON ASTRAZENECA, SPERO SETTIMANA PROSSIMA. «Mi vaccinerò con AstraZeneca spero la settimana prossima. Ho fatto domanda, sto aspettando che mi rispondano», ha detto Draghi.

 

NON SI ESCE DA PANDEMIA CON BLOCCHI EXPORT MA CON PRODUZIONE VACCINI. «L'enfasi è tutta sul blocco delle esportazioni ma non è che ne usciamo con i blocchi, ne usciamo con la produzione dei vaccini, così usciremo dalla pandemia e sarà restituita la fiducia».

«Il blocco va attuato soprattutto verso società che non rispettano i patti. Il blocco totale» di esportazione dei vaccini verso il Regno  Unito «interromperebbe la produzione del vaccino, oltre a innescare una tensione politica. Non ci dobbiamo assolutamente arrivare e non ci arriveremo».

 

VACCINO, DIFFICILE SPIEGARE CERTE CATEGORIE PRIMA DI OVER80. «Fondamentale, il criterio dell’età deve essere quello fondamentale. La gente non si spiega come mai, alcune categorie siano state vaccinate prima. La risposta delle regioni è stata positiva, dobbiamo lavorare tutti insieme. Il criterio non viene contestato, si va avanti così, e si va avanti bene».

«Quello che ho detto in parlamento alle Regioni era una reazione spontanea davanti alle differenze tra le varie regioni. La Costituzione attribuisce al governo centrale competenze in caso di pandemia. il mio richiamo era anche un appello a collaborare, il richiamo era inteso a dire che bisogna vaccinare i fragili e gli ottantenni e poi andare in ordine di età, ho anche detto che il criterio dell’età deve tornare a essere prioritario. Perché si vedono categorie che sono state vaccinate prima e non si capisce perché siano più esposte degli ultraottenni che poi sono i nonni che stanno con i nipoti».

 

SE TUTTO VA BENE SPUTNIK DISPONIBILE SECONDO SEMESTRE. «Starei attento a fare contratti» su Sputnik «perché ieri la presidente della commissione ha messo in luce come, da un’indagine fatta dalla commissione parlando col fondo d’investimento russo, possono produrre massimo 55 milioni di dosi, di cui il 40% in Russia e il resto all’estero. È vaccino in due dosi, a differenza di Johnson & Johnson, e all’Ema non è stata ancora presentata formale domanda su questo ma sta facendo review delle varie componenti e non si prevede che l’Ema si pronunci prima di tre o quattro mesi. Se va bene il vaccino sarebbe disponibile nella seconda parte dell’anno». 

 

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ORE 13.30. Niente zone gialle: fino al 30 aprile saranno confermate le misure oggi in vigore che prevedono solo zone arancioni e rosse. È l'orientamento che emerge al termine della cabina di regia Covid sul nuovo decreto. Le misure dovrebbero essere in vigore fino a fine mese e l'unica novità dovrebbe riguardare il ritorno in classe fino alla prima media anche in zona rossa. Per il resto dovrebbero essere confermate tutte le restrizioni. Il Presidente del Consiglio alle ore 14.00 terrà una conferenza stampa presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio.

 

ORE 11.30. Scende il valore dell'Rt nazionale che passerebbe dallo 1,16, della scorsa settimana a 1.08. É quando sarebbe indicato nel monitoraggio settimanale dell' Iss-Ministero della Salute. Cala il numero dei casi di Covid ogni 100 mila abitanti: il dato sull'incidenza che dovrebbe essere confermato nel monitoraggio, secondo quanto si apprende, da 264 della scorsa settimana a 240.

 

ORE 10. La cabina di regia del premier Mario Draghi con i ministri è anticipata alle 12. Il presidente del Consiglio alle 14 terrà una conferenza stampa. Ma sarà un monitoraggio settimanale con pochi cambiamenti nei colori quello dell'Istituto superiore di sanità e del ministero alla Salute. Più interessanti saranno i risultati raggiunti dalle Regioni che già si trovano in rosso. Per ben otto realtà, più una Provincia autonoma, si prospettano infatti altre due settimane in rosso, cioè fino a martedì 13 aprile.

Nelle ultime 24 ore in Italia si contano quasi 24 mila tamponi positivi e altri 460 morti: numeri sempre drammatici - ormai anomalo quello delle vittime rispetto ad altri grandi Paesi europei - che condizionano le ipotesi di riaperture dopo Pasqua, alla scadenza del provvedimento ora in vigore, il 6 aprile. Nel nuovo decreto legge in ballo ci sono il ritorno a scuola, che il premier e alcuni ministri vorrebbero anche in zona rossa, il ripristino del sistema originario dei colori - compreso il giallo sospeso in questo periodo -, con le decisioni sugli spostamenti tra regioni e sulle attività produttive. Il premier intende anche questa volta, nelle decisioni sulle misure anti contagio, farsi guidare dalle indicazioni della scienza e dunque dai dati epidemiologici. 

 

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