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Si discute sul nuovo Dpcm

Coronavirus: verso Natale con Regioni blindate e ristoranti chiusi

Scuola, in classe anche le superiori da gennaio
Cartello in una vetrina di un negozio di Firenze (Foto Ansa)
Cartello in una vetrina di un negozio di Firenze (Foto Ansa)
Cartello in una vetrina di un negozio di Firenze (Foto Ansa)
Cartello in una vetrina di un negozio di Firenze (Foto Ansa)

Ristoranti chiusi a Natale e Santo Stefano, coprifuoco alle 22 anche a Capodanno, Regioni blindate. Il Natale del Covid prende forma tra le pieghe della discussione del governo sul nuovo dpcm che entrerà in vigore il 4 dicembre. Le decisioni non sono ancora blindate, anche perché le opinioni su alcune delle norme divergono: un nuovo passaggio sarà fatto con il Cts e con le Regioni, oltre che nel governo. Ma al termine di un vertice fiume del premier Giuseppe Conte con i capi delegazione di maggioranza, stanotte è sembrato prevalere la linea di chi vuole blindare il Natale, per limitare i rischi della terza ondata.

E quindi: spostamenti tra le Regioni solo per i residenti, chiusura di bar e ristoranti alle 18, orari prolungati per i negozi per evitare assembramenti ma con coprifuoco rigido alle 22, anche nelle vigilie di Natale e Capodanno. I nodi da sciogliere sono ancora molti: da confermare l'idea di introdurre una quarantena di 15 giorni per chi, nel periodo natalizio, rientri dall'estero.  Un nuovo vertice dovrebbe esserci, anche per tornare a parlare già oggi (sabato) nel pomeriggio.

 

Di scuola a Palazzo Chigi si dibatte quando è ormai notte, ma una decisione non viene presa. Sembra prevalere l'orientamento di chi vorrebbe riportare in classe anche le superiori da gennaio, ma il pressing della ministra Lucia Azzolina con M5s e Iv per smettere la didattica a distanza a dicembre è forte. La riunione viene sospesa senza una decisione finale. 

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